Anonimo

chiede:

Buongiorno dottoressa, ho 36 anni e dopo due anni di ricerca infruttuosa della gravidanza io e mio marito ci siamo convinti a provare con la fecondazione artificiale. Io sto vivendo molto male la cosa: dalle visite alle punture, mi sembra tutto innaturale e “sterile” e temo di non riuscire ad affrontare la cosa. Mio marito mi dice di cercare di visualizzare l’obiettivo, ovvero avere finalmente un bambino, ma io non mi sento adatta a questo percorso e, anzi, mi sento sbagliata. Come posso affrontare serenamente la cosa? Perché ora sono solo molto abbattuta e triste. La ringrazio.

Gentilissima signora, credo che sia molto importante ascoltarsi come lei sembra fare, da quanto mi riporta. Se questo percorso lei lo avverte innaturale e sterile e, soprattutto, non considera questo qualcosa di adatto a lei credo che sia buona cosa non proseguire ed esprimere in maniera molto sincera al proprio compagno quelle che sono le sue emozioni, le sue sensazioni e pensieri.

In riferimento a questo sono la prima a sostenere, in qualità di professionista psicologa perinatale, che questo tipo di percorsi deve essere necessariamente intrapreso con una predisposizione psicologica adeguata, senza che questo venga vissuto con percezioni ed emozioni negative, in quanto questo potrebbe avere ripercussioni sulla salute mentale della madre del bambino durante l’arco della gravidanza e successivamente. Resto a Sua disposizione per qualsiasi altro chiarimento.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Psicologo