Anonimo

chiede:

Gentile Dottoressa, le scrivo per un problema che ha monopolizzato buona
parte della mia vita: un rapporto ossessivo-distruttivo nei riguardi del
mio corpo… Dall’età di 16 anni perdere peso è stata la mia ossessione
concretizzatasi non con l’agognata magrezza, ma con un’altalena
massacrante di sali e scendi di peso che mi ha portato ad un consistente
sovrappeso. A 25 anni ho scoperto anfetamine e mix di farmaci e ottenuto
una reale e costante magrezza fino alla 1 gravidanza terminata con un bel
bimbo e oltre 20 kg in eccesso. Sono ricaduta nel circolo vizioso e ora di
nuovo incinta sto lievitando di nuovo perché ho dovuto sospendere i
farmaci bruscamente. Praticamente la mia vita è stata tutta una finzione
e sono stanca e depressa. Sarò mai normale? Potrò vivere senza farmaci e
senza essere una botte? Voglio essere come le altre…

Capisco perfettamente il suo bisogno di sentirsi “normale”, libera dalla sua
ossessione e dal circolo vizioso di farmaci (dannosissimi tra l’altro,
stiamo parlando di anfetamine, non certo di acqua fresca). Scusi il mio
essere molto diretta ma credo proprio che sia imprescindibile e fondamentale
a questo punto un aiuto psicologico per capire da dove le viene questa
autodistruzione e questa attenzione ossessiva al suo corpo, che da tanti
anni le fa vivere una vita d’inferno e che neanche durante la gravidanza le
dà la possibilità di vivere questo momento con la giusta serenità. Certo che
può vivere senza farmaci, ma c’è un percorso che lei deve fare, per far sì
che la sua vita si liberi di questa ossessione.
Un cordiale saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Psicologo