Anonimo

chiede:

Gentile dottoressa,
prima di esporLe il mio problema vorrei presentarmi: sono una
italo-indonesiana ed abito a Jakarta. Premetto che 7 anni fa mio padre è
morto improvvisamente (per me, in quanto i miei genitori non mi hanno detto
niente che il mio papà era malato fino all’ultimo mese di vita), di
cancro al fegato e questa esperienza mi ha lasciato una ferita abbastanza
profonda e delle “paure” che fino ad adesso non riesco ancora a superare.
Sono una mamma di due bambini (il primo di 2 anni e 2 mesi ed il secondo
di 4 mesi e mezzo) e sono in profonda crisi! È a quando ho avuto il primo
figlio che non riesco ad avere l’anima in pace…
Durante il giorno io lavoro e i miei bambini stanno a casa con le “famose”
baby-sitter. Le mie paure sono tantissime, a parte il fattore sicurezza,
ma sono letteralmente terrorizzata che i miei figli, trascorrendo la
maggior parte della giornata con loro, siano più legate alle baby-sitter
che a me che sono la loro mamma!!! Sono super protettiva con loro… Ogni
sera, quando finisco di lavorare mi scapicollo a casa per poter avere il
tempo di fare loro il bagnetto, giocarci, allattare il piccolo prima che
si addormenti e fare compagnia al grande quando cena (io e mio marito di
solito ceniamo quando i bambini sono già a letto per avere un po’ più
di tranquillità!), e tutto questo lo faccio per recuperare il tempo perso
durante la giornata. Il week-end cerco, per quanto sia possibile, di non
affidare i miei piccoli alle loro baby-sitter e trascorrere tutto il tempo
a mia disposizione con loro. Quando mio marito si offre volontario nel
stare con i bambini a casa e mi da la possibilità di fare quattro passi o
di andare all’istituto di bellezza per rilassarmi un po’, non riesco mai a
togliere il mio pensiero da casa e mi sento in colpa per essere andata via
piuttosto che stare con loro. Qualche volta però ho come l’impressione
che, sopratutto mio figlio più grande, preferisca giocare con la sua tata
rispetto che con me… il risultato?? Mi sento stanchissima!
Inoltre, da quando è nato il più piccolo, il primogenito sta facendo di
tutto per attirare le nostre attenzioni e ci sta rendendo la vita
difficilissima! Molte volte dà anche pizzichi o morsi al fratellino… io
e mio marito stiamo sempre a dire: “basta… fermo… no… attenzione” e
purtroppo è capitato che abbiamo perso la pazienza!!! Noi cerchiamo sempre
trascorrere il tempo tutti e quattro insieme, senza fare distinzione, ma
fino ad oggi non riesco a vedere dei risultati positivi. Lo so che non lo
fa a posta, ma fino a quando sarà così?? Inoltre in questo periodo lui è
molto più attaccato al padre, dato che, per la paura che si ingelosisse
troppo, quando è nato il fratellino, il padre ha trascorso più tempo con
lui per darmi la possibilità di essere più tranquilla nell’accudire il
piccolo nei suoi primi giorni di vita e per far in modo si che non avesse
un impatto troppo brusco. Quando la notte si sveglia (perchè
adesso ha ripreso a svegliarsi circa 2-3 volte a notte mentre prima
riusciva a dormire fino al mattino), cerca il padre. Non che mi
dispiaccia, però comunque mi rattristisce un po’…
Sono paranoica?? È possibile che i miei figli siano più legati alle loro
baby sitter?? Per quanto mio figlio maggiore si sente “abbandonato” dai
noi. Per favore mi aiuti a capire che cosa mi sta succedendo…
La ringrazio in anticipo per la Sua disponibilità.

Carissima mamma preoccupata, quello che leggo tra le righe della sua lettera
è una stanchezza profonda e una grande ansia di essere una mamma perfetta,
sempre presente, sempre disponibile, e sempre cercata dai figli. Vorrei
cercare di rispondere con ordine alle tante cose di cui mi parla.
Innanzitutto l’argomento baby sitter: non è mai piacevole lasciare tante ore
al giorno un bambino alla baby sitter o al nido invece di accudirlo di
persona, ma se lei lavora, questa è una realtà che non può cambiare, solo
accettare senza un ulteriore carico di frustrazione e senso di colpa che non
le è di nessun aiuto. Il suo timore che i bambini vogliano più bene alla
baby sitter che a lei è assolutamente infondato: per quante ore al giorno
dei bambini stiano con una persona diversa dalla madre (persona a cui
inevitabilmente si affezionano, e guai se non fosse così!), con la mamma
hanno un rapporto speciale, inequivocabile, un legame inscindibile che
nessuna bambinaia, nonna o papà potrà mai sostituire. Certo, spesso le
bambinaie, o i nonni, o i papà, sono più bravi delle mamme a far giocare e
divertire i bambini. Ma quando è il momento delle coccole, delle
rassicurazioni, degli abbracci teneri e pieni di amore, nessuno può
sostituire la figura della mamma. Non tema la competizione con la sua baby
sitter, vi muovete su terreni completamente diversi, nessuno può prendere il
suo posto nel cuore dei suoi figli. Sia grata invece a questa persona che,
invece di svolgere un mero compito di “guardiana” dell’incolumità dei suoi
bambini, ha costruito con loro un rapporto di scambio, affetto, complicità
che rassicura i piccoli e fa loro sentire meno la sua mancanza.
Un’altra cosa che sento dalla sua lettera è il suo costante impegno a
esserci, in ogni momento libero, al 100%, sentendosi in colpa se dedica un
po’ di tempo a sè stessa. Io credo che solo nella fantasia possano esistere
madri perfette, sempre presenti, sempre sorridenti, sempre pronte a tirare
fuori dal cilindro un nuovo fantastico gioco che farà divertire a crepapelle
i bambini. Nella realtà di tutti i giorni ci sono donne che cercano come
meglio possono di fare tutto, il lavoro, le faccende di casa, l’accudimento
dei bambini. Qualcosa resta sempre indietro, non è umanamente possibile che
non sia così. Due bambini come i suoi così vicini per età sono una fatica
notevole, e glielo dico per esperienza personale. Lei sta facendo tutto il
possibile per dedicare il tempo che ha ai suoi bambini. E questo è molto
bello. Non si avveleni questo tempo che ha a disposizione con i sensi di
colpa, la paura di non fare abbastanza o di non fare sufficientemente bene.
Quando suo marito le fa questi meravigliosi regali di tenerle i bambini
perché lei possa andare all’istituto di bellezza, se lo prenda tutto questo
tempo per lei, se lo goda, si riposi, e vedrà che ne beneficerà non solo lei
ma anche e soprattutto la qualità della sua presenza con i piccoli.
Infine una nota sulla gelosia del fratello più grande: non si ponga come
obiettivo di cancellare completamente le manifestazioni di gelosia, non è
realistico né sano per suo figlio. Non è possibile evitare al suo bambino
più grande il dolore di scoprirsi non più unico, re della casa e di mamma e
papà, tutti i vostri sforzi in questo senso sono destinati a fallire. Non
potete cambiare la realtà delle cose: un fratellino è nato e lui è costretto
a farci i conti, volente o nolente. Manifestare nei modi che mi descrive la
sua gelosia è sano e naturale, guai se così non fosse. Si dovrebbe
preoccupare del contrario, cioè se suo figlio, invece di esternare le sue
emozioni, le tenesse tutte dentro, covando un dolore che non riesce a
esprimere e che a quel punto potrebbe essere davvero dannoso. Fate bene a
riprendere il bambino quando fa male al piccolo, deve arrivargli chiaro da
voi il messaggio che è naturale (e va bene) che lui senta gelosia ma che non
va bene che faccia male al fratellino.
Non viva male il fatto che il suo bambino più grande cerca di più il padre,
anche la notte (tra l’altro, il fatto che adesso che è nato il fratellino
lui ricominci a svegliarsi di notte è normalissimo, sono le classiche
regressioni che fanno i figli maggiori all’arrivo dei fratelli): significa
che suo marito è riuscito nel suo intento, di creare un rapporto più stretto
con il bambino per non fargli sentire troppo la sua lontananza nei primi
mesi dopo il parto. Veda il lato positivo: è un bell’aiuto che suo marito le
dà, sollevandola di altra fatica, doversi alzare di notte anche per il più
grande, oltre che per il piccolino.
Credo che lei stia davvero facendo un ottimo lavoro, ma che si stia
prefiggendo obiettivi irrealistici che le fanno vedere solo le sue mancanze,
non tutto quello di bello e di buono che sta dando ai suoi figli. Non
insegua la perfezione, si conceda i suoi spazi di riposo senza sentirsi per
questo una cattiva madre e vedrà che anche il suo momento di crisi passerà.
Un caro saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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