Anonimo

chiede:

Salve, ho 32 anni, e un mese fa, alla 20^ settimana di gravidanza abbiamo scoperto dall’amniocentesi che il feto era affetto da trisonomia 21. Abbiamo così, dolorosamente, deciso per l’aborto terapeutico. Dopo questa esperienza, io ho una grande paura di una nuova gravidanza, mentre prima ero eccitata all’idea di avere un bimbo, ora questa cosa mi spaventa tantissimo. Per il momento non mi sento pronta a riprovarci di nuovo, ma mio marito al contrario di me vuole riprovarci subito (non vuole nemmeno aspettare l’esame del cariotipo che dobbiamo necessariamente fare). Gli ho detto che voglio aspettare, che per adesso non mi sento pronta, ma lui non capisce, mi dice “aspettare cosa?”. Come faccio a farglielo capire, certe volte mi sembra che per lui sia tutto così facile, molte volte ho pensato che sia solo egoismo da parte sua. Non voglio fare questi brutti pensieri, vorrei solo che lui rispettasse la mia decisione. Vi ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti

Carissima, il suo stato emotivo è comprensibile vista la scelta che ha dovuto fare. Non posso non dirle di prendersi tutto il tempo necessario per elaborare il suo lutto. Vorrei provare a far luce sul diverso modo di reagire al lutto tra se e suo marito: per vari motivi che possono essere legati all’educazione riguardo il gestire i sentimenti, ma anche da un punto di vista biologico, uomini e donne mostrano sostanziali differenze nel reagire alle situazioni fortemente emotive. Come avrà potuto osservare la tendenza dell’uomo è quella di superare la difficoltà con il fare, l’agire, e comunque con un comportamento concreto magari anche riparativo, laddove invece spesso una donna affronta la stessa situazione entrando in contatto con i propri sensi di colpa la propria sofferenza per poi agire in modo concreto. Si può spiegare la situazione anche in altri termini, anche questi legati alla concretezza maschile. Durante la gravidanza la mamma porta nel suo grembo il piccolo, e man mano crea anche uno spazio mentale per lui fatto di fantasie su come sarà, di sentimenti, di aspettative: la gestante diventa mamma molto prima. Ci sono uomini che si rendono conto concretamente di ciò dopo le prime ecografie, altri addirittura in seguito al parto. Quindi quello che le consiglio è di fare presente a suo marito le sue difficoltà e la sua sofferenza che impedisce di pensare di avere un bambino, e che al momento opportuno, quando si sentirà pronta ne riparlerete. Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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