Anonimo

chiede:

Buongiorno. Desidererei avere un consiglio, anche sintetico, in
merito a una situazione che io ritengo abbastanza “naturale” e non
“tragica”: in una famiglia “ricostituita”, in presenza di continui contrasti
tra figlia e madre-adottiva (ma mai sentita come “mamma”), è giusto
continuare a nascondere al figlio minore (10anni) che la sorella (22) è nata
da un’altra mamma (deceduta quando la bambina aveva 6 anni)?

Buongiorno,
il quesito non è tanto in termini etici, ma cosa possa facilitare la
crescita ed il benessere di questa famiglia.
In genere, quando ci sono dei “segreti” in famiglia, la comunicazione, anche
su altre cose, ne risente… è come se ci fosse un buco nero che rischia di
inglobare anche altri aspetti importanti. Una parte della vita, importante,
scompare, non si fanno più riferimenti ad essa, e questo influenza il clima
generale della famiglia, spesso a scapito del membro che, per diversi motivi
risulta essere più fragile.
Un altro limite rispetto a questi segreti è che spesso hanno le “gambe
corte” e che può succedere che il ragazzino, anche casualmente, in un modo o
in un altro venga a sapere della verità da altri, in modo spesso traumatico.
Oppure che abbia “intuito” qualcosa e che si crei delle proprie spiegazioni
che mettono in dubbio anche la proprio identità e la propria sicurezza
Non ci sono elementi nella lettera che mi permettano di valutare la maturità
e stabilità del ragazzo di 10 anni e neppure elementi che mi consentano di
comprendere quali siano state le ragioni che hanno portato a questa
situazione.
Valuterei, quindi, con calma, la situazione e cercherei di fargli conoscere
la verità, avendo l’accortezza di rispettare i suoi tempi, con gentilezza e
tatto e cercando di farlo sentire amato. In questo processo il ruolo di
tutta la famiglia, sorella compresa, è fondamentale sia nella comunicazione
di quanto successo, sia, soprattutto nell’essere presente nell’accogliere i
suoi dubbi e le sue paure.
Per quanto riguarda i contrasti tra la figlia e la mamma adottiva… beh,
forse sono proprio un segnale che, al di là di quanto si afferma per ferire
l’altro, essa sia diventata una figura di riferimento importante, con cui
scontrarsi per raggiungere poi un’identità adulta.
Buon percorso,

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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