Anonimo

chiede:

Salve dottoressa, a scriverle è una mamma alle prime armi, molto stanca. Mio figlio ha 7 mesi e ora ci troviamo in vacanza io, lui e il mio compagno. Inutile dire che non mi sembra di essere in vacanza, dovendo badare tutto il tempo a lui e alle sue esigenze. Sia chiaro, lo amo tantissimo, ma da quando sono diventata mamma mi sono persa per strada e non riesco a ritrovarmi. Anche un momento felice come le ferie estive mi sembra stancante e noioso. Ho 26 anni, forse sono troppo giovane per essere madre? Mi servirebbe davvero qualche consiglio per ritrovare la speranza nel futuro e, soprattutto, la forza di ritrovare me stessa. La ringrazio davvero.

Buongiorno, quello che scrive non è insolito: l’arrivo di un figlio porta con sé inevitabilmente tanti cambiamenti e destabilizzazioni, sia a livello personale che di coppia, dove gli equilibri precedenti traballano e va ricostruita piano piano una nuova quotidianità.

Essere mamma significa non solo ristrutturarsi profondamente ma diventare “multitasking”: reagire continuamente a molteplici stimoli, non poter mai abbassare la guardia, canalizzare tutte le energie verso il proprio bambino. Di conseguenza la stanchezza (fisica e mentale) e le nuove responsabilità non aiutano a creare momenti sereni e distensivi, però è un lavoro che piano piano, parallelamente alla crescita del suo bambino, può cominciare a fare.

Quello che mi sento di consigliarle è di non perdere il suo essere donna – il suo essere figlia, amica, sorella, collega, compagna – perché sarà proprio questo a sostenerla anche nel suo essere una splendida mamma. Si ritagli piccoli momenti per sé, chiedendo l’aiuto e la complicità di persone a lei care come nonni, amici e il suo compagno, per recuperare momenti di cura di sé, ritrovando quello che le piaceva fare anche prima: fare una passeggiata, videochiamare un’ amica, concedersi un bagno rilassante o mangiare un gelato; insomma tutte piccole attività per se stessa e che non richiedano inizialmente un tempo eccessivamente lungo ma l’importante è che sia di qualità e che poi, con il passare del tempo, potrà anche sempre più allungare.

Inoltre ciò che mi sento di suggerirle è di non rimanere sola in questo momento ma di parlare e confrontarsi con le persone a lei care, ricevendo il sostegno di chi le vuole bene o anche solo di altre mamme e, se lo ritiene necessario, anche di uno specialista. La maternità è un viaggio meraviglioso ma anche molto coraggioso ed è fondamentale per una donna non affrontarlo in solitudine. Le faccio i miei migliori auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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