Anonimo

chiede:

Ciao, è la prima volta che scrivo e sinceramente non avrei mai pensato di trovarmi in questa situazione.
Cercherò di essere breve.
Stiamo insieme da un anno e mezzo e adesso lei è rimasta incinta. Me lo ha detto proprio 2 gg fa ed io proprio non me l’aspettavo. Lei sarebbe molto contenta di tenerlo, anche perché mi ha detto di essere innamorata di me. Io non voglio fare il maschio egoista però un bambino è un bell’impegno.
Abbiamo già parlato di aborto ma lei preferirebbe di no anche perché in passato ne ha subìto un altro con le conseguenze (morali soprattutto) che ciò comporta.
Quindi credo che lo terremo.
Il problema sta nel fatto che io non sono troppo convinto, mi sembra troppo presto, sono felice di avere un bambino, ma è successo tutto così in fretta.
Lei ha paura che io in futuro possa “sc oppiare” x la situazione insopportabile e che io non sia felice.
il mio dovere e il bene che le voglio mi dice di andare avanti. Non sopporterei il fatto di “uccidere” mio figlio, e non so se riuscirei a vivere nel rimpianto…
Non so se l’amo ma senza dubbio le voglio bene.
Si apre una nuova vita davanti a me…
che fare? Ho paura…

Per la scienza abortire nei primi 90 giorni di gravidanza, non significa uccidere, altrimenti ciò non sarebbe consentito. Per una visione cattolica, la vita inizia già dal concepimento e dunque abortire è “peccato mortale”. Ci sono poi le considerazioni personali, la propria coscienza, che ci fa orientare su queste cose in un modo o nell’altro. Mi pare di capire che sia lei che la sua ragazza abbiate un comun sentire sull’argomento e questo credo, è quanto basta per assumersi questa responsabilità: le paure spariranno quando avrà in braccio il suo bel frugoletto!
Cari saluti e auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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