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Uno studio condotto su un campione di 95 bambini appena nati ha mostrato come il contatto diretto pelle a pelle tra un padre e un neonato, nei primi momenti di vita di quest'ultimo, porta benefici psicofisici a lungo tempo per entrambi.
È stato dimostrato attraverso uno studio pubblicato su Acta Paediatrica,come il bonding neonatale, ovvero il contatto pelle a pelle tra un papà e un neonato sia importante dopo il parto cesareo.
Dai dati emersi dallo studio si evince che questo contatto a pelle papà-neonato porta notevoli benefici a quest’ultimo nei primissimi istanti di vita. Scopriamo come si sviluppa questo senso di benessere e quali sono i benefici che tale contatto apporta al neonato.
Separare i neonati dai loro genitori dopo un parto cesareo è ancora la routine più usata in tutto il mondo. Ancora più comune è dividere il neonato dalla madre dopo questo tipo di parto.
Lo studio effettuato parte proprio da tali osservazioni e, attraverso la tecnica del bonding neonatale, mettendo in contatto diretto (pelle a pelle) la figura paterna con il neonato nei primissimi momenti di vita di quest’ultimo e in mancanza della madre ha suscitato notevoli benefici sul bebè.
In modo particolare, il team di studiosi ha esaminato tre modelli diversi per prendersi cura del neonato (modelli di assistenza), osservando anche i parametri fisiologici che questi bambini hanno subito dopo il parto cesareo elettivo.
Allo studio hanno partecipato 95 neonati i quali sono stati divisi in 3 diversi gruppi di assistenza:
Non c’erano differenze statisticamente significative tra l’età media nei tre gruppi di assistenza. L’età media dei padri era di 32 anni, mentre, l’età media delle madri era di 29 anni.
In media, i partecipanti avevano due figli precedenti. L’età gestazionale media era di 38,7 settimane per il primo gruppo, 38,9 settimane per il secondo gruppo e 38,9 settimane per il gruppo a contatto pelle a pelle.
I neonati così suddivisi, sono stati valutati a intervalli di 15 minuti, da 45 a 120 minuti dopo il taglio cesareo. I loro parametri fisiologici sono stati misurati e valutati utilizzando la Neonatal Behavioral Assessment Scale.
I risultati dello studio effettuato sui neonati hanno rivelato come le frequenze cardiache dei neonati del terzo gruppo (contatto pelle a pelle) erano significativamente più alte rispetto agli altri due gruppi (gruppo della culla e gruppo dei neonati tenuti in braccio dai padri).
Si evince come i bebè a contatto diretto con la pelle dei padri mostravano una maggiore stabilità del battito cardiaco nel tempo. Gli scienziati hanno dimostrato anche come non vi erano differenze tra i 3 gruppi nella saturazione dell’ossigeno periferico.
In conclusione si è arrivati a evidenziare che il bonding neonatale non ha avuto alcun impatto negativo sui bambini, anzi, i risultati mostrano che i neonati possono essere assistiti in modo sicuro e adeguato dai loro padri se le loro madri non possono prendersi cura di loro subito dopo la nascita.
Un’altra indagine svolta con le stesse modalità ha mostrato che i padri che si sono presi cura dei loro figli per le prime ore dopo la loro nascita hanno sviluppato una migliore comprensione dei primi momenti di vita del loro bambino e di conseguenza si sono impegnati maggiormente con loro nel corso della vita.
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Mentre, un ulteriore articolo scientifico ha riferito che le madri sentivano che la famiglia beneficiava del fatto che i padri si prendessero cura del loro neonato mentre loro erano convalescenti dopo il parto cesareo e vivevano quei primi momenti separate dai rispettivi figli.
In conclusione, questo modello di assistenza pelle a pelle dovrebbe essere supportato se madri e bambini sono separati a causa di un parto cesareo o per eventuali complicazioni post parto.
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