La pandemia ha cambiato l'idea di paternità di molti uomini

Un sondaggio del Pew Research Center di febbraio 2022 ha rilevato che il 43% dei padri e il 58% delle madri hanno avuto difficoltà nel prendersi cura dei propri figli nei periodi di lockdown. Caratterizzati dall'intensificarsi della necessità dei genitori di trovare un equilibrio tra lavoro e famiglia.

Lo smartworking, oltre che a offrire l’opportunità di lavorare da casa, ha permesso ai genitori di trascorrere più tempo con i propri figli. La necessità di trovare un equilibrio tra lavoro e famiglia si è quindi intensificata nel periodo pandemico e ha generato in molti uomini un cambiamento di prospettive in fatto di paternità.

Un sondaggio del Pew Research Center di febbraio 2022, rivolto ai genitori con bambini di età inferiore ai 12 anni, ha rilevato che il 43% dei padri e il 58% delle madri hanno avuto difficoltà nel prendersi cura dei propri figli durante i periodi di lockdown. Un’analisi corrispondente effettuata nell’ottobre del 2020 aveva ottenuto risultati simili.

La National Public Radio ha riportato alcune testimonianze. Lance Somerfeld, padre di due figli che vive a New York ha riflettuto:

In pratica, il tuo ruolo di padre si traforma: diventi anche insegnante, educatore, professore di educazione fisica, nutrizionista (perché tutti i pasti vengono consumati a casa). […] Era bellissimo però che la famiglia fosse insieme per quasi tutti e tre i pasti, ogni singolo giorno.

Elgin Oliver, padre di due figli che vive in Missouri, durante la pandemia doveva lavorare a tempo pieno e seguire corsi di studio online (la cosiddetta, in Italia, DAD). Le sue dichiarazioni:

È stato difficile, soprattutto per quanto riguarda la parte scolastica. Cercavo di trovare il tempo per sedermi e fare i compiti, ma poi dovevo comunque dare una mano in casa con i bambini… Il mio tempo era davvero ridotto. Ho scoperto però che il nostro legame è cresciuto e si è rafforzato.

Lo stress derivato dallo smartworking – che significa anche non avere una vera e propria separazione tra la casa e l’ufficio – ha portato alcuni padri ad aiutarsi a vicenda.

Oliver, che nel 2018 aveva lanciato il suo podcast Call of Duty Black Dads per dare voce alla sua esperienza di padre afroamericano, ha continuato a registrare episodi durante la pandemia, analizzando le difficoltà del periodo connesse alla paternità.

Molti anche gli uomini che hanno cercato gruppi di ascolto che promuovessero un senso di comunità e permettesse ai papà di connettersi fra di loro. Somerfeld, uno dei fondatori del City Dads Group di New York, ha affermato che l’organizzazione – partita nel 2008 – è diventata una rete collettiva di circa 24 mila padri, in oltre 40 città a livello nazionale.

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