Valentina

chiede:

Salve, sono attualmente alla settimana 15 di gravidanza. Alla settimana 10, eseguendo le analisi di routine della gravidanza, ho scoperto di avere le IgG rosolia positive (110) e le IgM negative (confermate da più laboratori). Purtroppo le precedenti analisi per rosolia risalgono solo a tre mesi e mezzo prima dell’avvio della gravidanza con risultato negativo sia IgG che IgM.

Avendo avuto problemi di altro genere, ciò ha distolto la mia attenzione dai controlli per malattie infettive. Vista la situazione, ho svolto alla settimana 10 il test di avidità delle IgG con risultato 79% (rif. del lab 40% alta avidità). Ciò significa che dovrei aver contratto il virus almeno due mesi prima delle analisi, quindi prima dell’inizio della gravidanza? La mia ginecologa ritiene che non sia necessario eseguire amniocentesi in quanto per lei il problema non sussiste.

Vorrei riuscire a datare questa infezione di cui non ho alcuna traccia perché è stata del tutto asintomatica. Vorrei sapere se posso stare serena. Grazie

Dott. Sandro Zucca

risponde:

Buongiorno Valentina, i test che lei ha eseguito indicano quello che lei stessa sa già, ovvero che il contatto con il virus della rosolia sia avvenuto 16-18 settimane prima dell’esame. Nel suo caso, quindi, prima che lei rimanesse incinta, e perciò non sono da prevedere rischi particolari, come le ha detto la sua dottoressa.

Per riportare il discorso su linee generali, il test per la rosolia pre-gravidanza si fa, se lo si vuole fare, per vaccinarsi nel caso non si risulti protetti: diversamente non ha alcun significato pratico sottoporsi a tale esame.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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