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Tra i contraccettivi naturali utilizzati per evitare gravidanze indesiderate c'è il cosiddetto "metodo Ogino-Knaus", che consente di calcolare i giorni fertili ma presenta difficoltà di applicazione e alte percentuali di insuccesso.
Tra i diversi metodi contraccettivi naturali che si possono usare per evitare gravidanze indesiderate (che tuttavia, lo ricordiamo, non sono efficaci per proteggere dalle malattie sessualmente trasmissibili) c’è il metodo Ogino-Knaus, che parte dal calcolo dei giorni fertili della donna basandosi sull’osservazione della durata del ciclo mestruale. Non è tuttavia un metodo contraccettivo affidabile e presenta anzi un’elevata percentuale di insuccesso.
Tale metodo contraccettivo prende il suo nome dai due medici che lo hanno elaborato, il giapponese Kyusaku Ogino e l’austriaco Hermann Knaus, e si basa su alcuni presupposti:
Partendo da questi elementi il metodo consente di “predire” (pur con un margine di errore) il momento fertile della donna, considerando fecondo il periodo di tempo che va dal decimo al diciottesimo giorno a partire dall’inizio dell’ultima mestruazione.
La numerazione dei giorni del ciclo mestruale in questo caso avviene a ritroso, parte cioè dall’inizio delle mestruazioni che chiudono il ciclo stesso. La ragione di questo “conto alla rovescia” sta nella constatazione che la fase luteale del ciclo ha una durata più uniforme nelle diverse donne che non la fase follicolare.
L’osservazione del calendario tuttavia non basta: perché il sistema di calcolo di Ogino-Knaus abbia una sufficiente validità per la donna è necessario conoscere la durata esatta del suo ciclo mestruale, un elemento difficile da individuare dal momento che anche i cicli molto regolari sono soggetti a mutamenti e oscillazioni. In un ciclo irregolare, poi, difficilmente si possono stabilire i giorni fertili seguendo questo metodo.
Tale dato non può derivare infine dall’osservazione di un unico ciclo mestruale ma si ritiene che sia possibile ricavare il calcolo dei giorni fertili dopo avere osservato almeno 12 cicli mestruali.
Il calcolo su cui si basa il metodo contraccettivo Ogino Knaus non è semplice da ricavare. Vediamo qualche esempio pratico: se una donna ha un ciclo regolare di 28 giorni, secondo questo metodo sarà feconda dal decimo al diciassettesimo giorno del ciclo, mentre una donna con ciclo di 31 giorni lo sarà dal tredicesimo al ventesimo. Quando la durata dei cicli mestruali non è regolare, come anticipato, il calcolo dei giorni fertili diviene più incerto.
A quel punto i giorni a rischio gravidanza si possono calcolare (tenendo conto dei rischi e delle imprecisioni) adottando la seguente formula: primo giorno di fertilità = durata del ciclo più breve – 18; ultimo giorno di fertilità = durata del ciclo più lungo – 11. Anche qui un esempio contribuirà a chiarire la questione, che di per sé è abbastanza complicata: nel caso di una donna per la quale i cicli dell’anno precedente abbiano variato tra un minimo di 25 giorni e un massimo di 31, il primo probabile giorno di fertilità sarà il settimo giorno del ciclo (25-18=7) e l’ultimo probabile giorno di fertilità sarà il ventesimo (31-11=20).
Data la complessità di tale metodo difficilmente è possibile per una donna applicarlo da sola, ma sarà necessaria la guida di un ginecologo.
Poiché si tratta di un calcolo che non tiene conto delle variabili fisiologiche che si riscontrano all’interno del corpo di una donna (pensiamo al fatto che anche solo lo stress può incidere sulla durata del ciclo mestruale) l’Ogino-Knaus non è un metodo affidabile per evitare gravidanze indesiderate, che possono verificarsi in una percentuale di casi che va dal 14 al 38%.
Il metodo Ogino-Knaus può essere utilizzato come punto di riferimento indicativo per la pianificazione di una gravidanza, poiché evidenzia i giorni potenzialmente fertili della donna.
Articolo originale pubblicato il 21 maggio 2018
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