Per ovviare a diverse problematiche, però, c’è una soluzione, che potrebbe essere rappresentata dalla coppetta mestruale, un’alternativa ecologica e, a conti fatti, meno dispendiosa rispetto ai normali assorbenti in commercio.
Coppetta mestruale: cos’è e come funziona
La coppetta mestruale si presenta a forma di imbuto, ed è generalmente realizzata di plastica o silicone. Ne esistono diverse taglie e diversi modelli: è importante trovare quello più adatto, perché altrimenti la coppetta risulta scomoda, o non è efficace.
In commercio esistono due diversi tipi di coppetta mestruale: il modello più comune è rappresentato da una coppetta riutilizzabile, che può durare fino a 10 anni, sagomata, a forma di campana, fatta di silicone medico o TPE, lunga circa 5 cm (escluso l’estrattore) di norma diffusa in due misure, mentre l’altra è una coppetta usa-e-getta, mono-uso, simile al diaframma contraccettivo, con un diametro di 7,5 cm circa.
La coppetta mestruale si introduce all’interno della vagina piegandola, e una volta inserita si riapre da sola; non assorbe il sangue mestruale ma lo raccoglie al suo interno, e la si estrae “tirando” il gambo alla sua estremità, quindi si svuota, si pulisce e poi si reinserisce.
Come si usa la coppetta mestruale?
La coppetta mestruale viene inserita all’interno della vagina, in qualsiasi momento del ciclo mestruale, approfittando della lubrificazione fornita dal fluido mestruale, oppure, in alternativa, usando del lubrificante o dell’acqua fredda.
Il tipo a forma di campana si posiziona da solo una volta inserita, e non ha bisogno di contatto con la cervice uterina, mentre la coppetta usa e getta si; quest’ultima si prepara appiattendo il bordo, prima di essere inserita a metà del tratto vaginale e di essere spinta vicino alla cervice uterina, dove ci pensa la conformazione stessa del corpo a tenerla in posizione.
La coppetta può rimanere “in sede” da 4 a 12 ore, ma ha una complessa prassi di pulizia che deve essere rispettata: all’inizio di ogni mestruazione, la coppetta deve essere sterilizzata in acqua bollente, poi, una volta raffreddata, dovrà essere inserita in vagina.
Dopo ogni estrazione e cambio, si consiglia di sciacquarla con acqua corrente e di inserirla di nuovo rapidamente per evitare la contaminazione con i batteri. Infine, si consiglia di non usare il sapone, che può creare irritazioni.
Coppetta mestruale: i pro e i contro
Ci sono opinioni e pareri discordanti sulla coppetta mestruale; prima di tutto, ovviamente, è importante sottolineare che ogni donna è a sé, quindi non si può parlare di un’esperienza universalmente valida. Ciononostante, in linea di massima i principali vantaggi della coppetta mestruale sono:
Pro della coppetta mestruale
- Notevole risparmio dal punto di vista economico: le coppette non usa e getta hanno un prezzo che varia dai 10 ai 35 euro. Questo dipende però dal fatto che sono in commercio differenti soluzioni di acquisto, come il kit da due coppette, oppure completo di porta coppetta, igienizzatore e coppetta: bisogna però ricordare che la cifra viene “recuperata” nel giro di pochissimi cicli, anche perché, come abbiamo detto, la coppetta a campana dura addirittura 10 anni.
- Minore inquinamento: come ormai sappiamo, gli assorbenti tradizionali rappresentano una grossa fetta dell’inquinamento ambientale, mentre la coppetta è sicuramente una soluzione green da adottare.
- Diversamente dagli assorbenti, poi, non preleva anche il muco cervicale, ed è tollerata anche da donne allergiche o con pelli molto sensibili.
- Secondo i ricercatori che hanno svolto studi sull’utilizzo della coppetta, renderla disponibile a livello globale potrebbe rappresentare un metodo valido per contrastare la povertà e i problemi di salute legati al ciclo – su tutte le infezioni – in particolar modo nei paesi in cui le condizioni igienico-sanitarie sono al di sotto degli standard.
I contro, invece, riguardano questi punti.
Contro della coppetta mestruale
- Non permette il deflusso completo del sangue mestruale su tutte le pareti, azione che ha una funzione di pulizia per la vagina.
- Il sangue ristagna all’interno della coppetta, che può resistere per 8-9 ore senza dover essere svuotata, il quale potrebbe dare vita al proliferare di batteri, anche piuttosto nocivi.
- Se ne sconsiglia l’uso dopo un parto naturale, un aborto o un’operazione, fattori che rendono la zona molto più sensibile.
- Attenzione a usarla se si è vergini, dato che l’imene intatto potrebbe non permettere alla coppetta di inserirsi al meglio, rischiando persino di lacerarlo, e durante i rapporti sessuali, molto difficili se si ha indosso la coppetta mestruale.
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5. Coppetta Mestruale Mamicup



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- Prodotta in Silicone Medicale Mamicup
- Totalmente anallergica
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Articolo originale pubblicato il 17 giugno 2022