Con l’arrivo di un bebè in casa cambiano le abitudini di tutta la famiglia. Questa rivoluzione delle priorità si fonda su un evidente principio: più i bambini sono piccoli e più necessitano di attenzioni. È quello che tutti i genitori devono mettere in atto quando organizzano le vacanze estive, facendo assoluta attenzione all’esposizione al sole dei neonati.

L’attenzione deve essere elevata non per spaventare le mamme e i papà che vogliono andare in vacanza con i propri figli neonati, ma per consentire loro di vivere il soggiorno in maniera sicura. Il sole, l’aria aperta, il contatto con la natura e l’uscita dalle città sono indubbiamente benefici per la salute dei piccoli (per non parlare di quella degli adulti).

Per fare in modo che questi benefici siano reali e non si traducano in un boomerang di conseguenze negative (anche molto pericolose) è necessario essere consapevoli dei rischi, dei limiti e delle precauzioni da mettere in atto quando dei neonati sono esposti al sole.

Neonati e sole: cosa fare?

Partiamo da un elemento dal quale non si può prescindere: i neonati (ma anche i bambini piccoli) si adattano meno facilmente alle alte temperature. Questo significa, come anticipato, che è necessario adottare misure specifiche per tutelare la salute dei bambini.

È importante ricordare che l’attività del sole può essere pericolosa per i neonati sia per quel che riguarda l’esposizione ai raggi ultravioletti (UV), ma anche per le ondate di calore, la cura della pelle, l’idratazione e il rischio di irritazione delle vie respiratorie.

Pro e vantaggi dell’esposizione solare

È un bene portare i bambini in vacanza o, alla luce dei tanti rischi, è preferibile rinunciarvi? Il riposo, il relax e la possibilità di trascorrere più tempo insieme ai propri bambini, specialmente quando i genitori lavorano tutto il giorno, è indubbiamente un vantaggio di cui tenere conto.

Non bisogna poi sottovalutare i vantaggi che il sole produce anche per i neonati. Il principale è indubbiamente quello legato alla maggiore produzione di vitamina D (che altrimenti tramite l’alimentazione l’organismo umano ne assume solamente il 10-20%) con tutti i vantaggi nel fissare il calcio nelle ossa, ma anche per il controllo del sistema immunitario, così come per la prevenzione e rallentamento dello sviluppo del cancro.

Neonati e sole: rischi e conseguenze

Il sole, quindi, non è nemico dei bambini, ma sono diversi i rischi cui un neonato può andare incontro in estate in virtù della maggiore intensità del sole e del relativo aumento delle temperature. Per questo motivo è fondamentale conoscere i rischi e saperli evitare e prevenire.

Esposizione solare e cura della pelle

Il primo e più evidente rischio dell’esposizione al sole è quello legato alla cura della pelle dei bambini. Il rischio concreto è quello di andare incontro a delle scottature, dei veri e propri eritemi solari, che possono essere responsabili di ustioni di primo grado, danni al DNA, così come della comparsa di melanomi, uno dei più seri tumori cutanei.

Inoltre la pelle dei bambini è maggiormente esposta a eczemi, vitiligine, psoriasi e altre malattie della cute che possono essere favorite da due condizioni tipiche dell’estate: il sudore e la sabbia. L’umidità e il sudore, infatti, specialmente se a contatto con la sabbia, aumentano il rischio di infezioni e irritazioni.

Le ondate di calore

Un fenomeno troppo spesso trascurato, legato anche alla termoregolazione dei neonati, è quello delle ondate di calore. Queste possono in alcuni casi costituire un pericolo anche per gli adulti, motivo per cui l’attenzione verso i neonati deve essere superiore. Le ondate di calore sono condizioni metereologiche estreme per cui si verificano “temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associati a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione”. Questa condizione, sempre più frequente negli ultimi anni, può provocare nausea, vomito, affaticamento, ma anche disidratazione, pelle fredda, irritabilità, convulsioni, febbre e perdita di coscienza.

L’idratazione

L’altro grande rischio legato all’estate e al caldo è quello dell’idratazione. Se adulti e bambini possono ricorrere all’acqua (ed è fondamentale bere frequentemente acqua ed evitare altre bevande), per i neonati bisogna ricorrere solamente all’allattamento.
È bene evitare che, con il lodevole intento di prevenire un male (la disidratazione) si corrano rischi maggiori (come la compromissione dell’attività renale) facendo bere acqua ai neonati che, è bene ribadirlo, non va fatto fino, almeno, allo svezzamento.

Le irritazioni respiratorie

Se i rischi precedenti sono perlopiù noti, nella stragrande maggioranza dei casi si ignora come in estate vi sia un aumento dei livelli di ozono e come questo sia legato, specialmente nei bambini più piccoli, all’aumento dei rischi per le irritazioni respiratorie a causa dell’incompleto sviluppo dell’apparato polmonare.

Tutti queste attenzioni vanno mantenute sempre, non solo in villeggiatura, ma anche in città, in quanto l’attività del sole è rischiosa per i neonati anche lontano dalle località di mare o di montagna. Inoltre l’attenzione deve essere sempre elevata nei neonati, ma lo è ancora di più in quelli con malattie respiratorie, cardiache e circolatorie che possono essere ancora più sensibili e a rischio.

Neonati e sole, regole e consigli

Alla luce dei benefici e soprattutto dei rischi che il sole ha nei neonati, è bene seguire delle raccomandazioni per vivere serenamente le proprie vacanze estive. Innanzitutto è doveroso evitare, quando fa caldo, di tenere i neonati in locali chiusi e non correttamente ventilati. Per quanto possa apparire scontato, è da evitare sempre di lasciare i bambini incustoditi all’interno dell’auto (venti minuti lasciati al sole possono rivelarsi fatali).

L’altra grande attenzione riguarda la scelta dei capi d’abbigliamento adeguati. È necessario orientarsi verso vestiti e body leggeri e traspiranti che coprano braccia e gambe. Un accessorio che non deve mai mancare è il cappellino da neonato che ripari la testa e il volto, ma anche gli occhi dai raggi solari.

Un consiglio importante è quello di controllare costantemente la temperatura dei bambini, prestando attenzione anche a quella notturna, verificando che non stiano sudando eccessivamente o non vi siano altri fenomeni che possano costituire un segnale d’allarme.

Una regola da rispettare categoricamente riguarda gli orari nei quali uscire con i propri figli. I neonati non devono mai stare all’aperto tra le 11 e le 18. Quando questo non può essere evitato (e deve essere il più breve possibile) il neonato non deve mai essere esposto direttamente ai raggi solari. I neonati non devono neanche stare all’ombra e per qualsiasi spostamento il piccolo deve essere completamente riparato.

Sopra i sei mesi si deve sempre applicare la crema solare, ricordando che occorrono almeno trenta minuti perché diventi efficace.

Infine è importante ricordare che, in caso di dubbi o sintomi lievi, si può contattare il proprio pediatra. In caso di sintomi gravi o persistenti è invece fondamentale rivolgersi tempestivamente al primo pronto soccorso alla prima unità d’emergenza presente nel luogo in cui ci si trova.

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