I primi mesi di vita del bambino sono quelli che portano i genitori, specie quelli al primo figlio, in un mondo completamente nuovo fatto di attenzioni e precauzioni. Una delle primissime riguarda l’alimentazione del neonato. Cosa possono (e devono mangiare). È possibile dare l’acqua ai neonati prima dello svezzamento? E se sì, quanta? Altrimenti, da quando è bene iniziare?

Tutte domande che richiedono non solo una risposta chiarificatrice, ma anche una spiegazione delle scelte che i genitori dovranno fare, associata alla crescita neonatale del proprio bambino.

I neonati possono bere acqua?

La risposta è negativa: il lattante non ha bisogno di bere acqua. Il motivo è molto semplice: il neonato assume tutto ciò che occorre per la sua alimentazione tramite l’allattamento, sia esso al seno o tramite latte artificiale.

Il latte materno, infatti, come sostiene Unicef, “contiene circa l’87% di acqua; un bambino sano allattato al seno a libera domanda generalmente prende liquidi a sufficienza

Non è quindi necessario dare da bere l’acqua ai neonati fino all’introduzione dei primi alimenti solidi con lo svezzamento. Dare l’acqua al lattante rischierebbe, infatti, di riempigli inutilmente lo stomaco. Il bambino appena nato acquisisce un ritmo nella sua alimentazione: quando ha fame cerca il seno della madre e con la poppata sazia il suo fabbisogno. Un piccolo sorso d’acqua riempirebbe il suo piccolo stomaco causandogli un falso senso di sazietà.

In caso di dubbi sulla di somministrazione o meno di acqua al neonato, è buona abitudine rivolgersi al pediatra che, conoscendo le necessità del bambino, potrà fornire tutte le risposte più pertinenti relative ai singoli casi.

Infine, è opportuno non dare acqua al lattante per evitare eventuali problemi legati all’attività renale del neonato che non è ancora sviluppata completamente. Infatti, i reni del bambino non sono ancora in grado di metabolizzare correttamente il sodio e l’acqua potrebbe causare intossicazioni o squilibri di vario tipo.

Così come, è importante sottolinearlo, ciò di cui il bambino ha bisogno è tutto nel latte materno, infatti vi è anche una questione legata al sistema immunitario del neonato: il latte materno è la “prima immunizzazione contro molti virus e batteri”. Se al neonato si dà da bere dell’acqua “una parte di questa protezione sarà rimossa aprendo la strada alle infezioni”.

Da quando i neonati possono bere acqua

L’integrazione di acqua nell’alimentazione neonatale inizia, indicativamente, non prima dei sei mesi di vita del bambino. In caso di allattamento esclusivo altre forme di idratazione non sono necessarie. A questo proposito è doveroso ricordare come oltre all’acqua anche camomilla, tè e infusi, siano da evitare almeno per tutto il primo semestre di vita (salvo differenti indicazioni del pediatra).

Un’indicazione utile può essere quella di somministrare una piccola quantità di acqua durante i primi pasti del bambino, quando inizia lo svezzamento a base di pappe e omogeneizzati.

Un’indicazione preziosa riguarda anche la quantità di acqua da dare ai neonati. Il bilancio idrico del neonato raddoppia durante il primo mese e dal sesto mese fino al compimento del primo anno di vita.

In un neonato sano, quindi, “la quantità di acqua da assumere giornalmente si aggiri intorno ai 75-100 ml/kg/die; ma, a causa dell’elevato rischio di disidratazione, il consumo di liquidi raccomandato è di 150 ml/kg/die. Nella pratica, l’assunzione di acqua consigliata per i bambini da 0 a 6 mesi è di 0,7 l/die, ma si presume che questa quantità venga esclusivamente dal latte; da 6 a 12 mesi”.

Quale acqua scegliere?

A questo punto, dopo aver visto quando il neonato inizia a bere acqua e di quanta ne ha bisogno è necessario comprendere quale acqua è preferibile dargli. Tra l’acqua del rubinetto di casa a quella in bottiglia acquistata al supermercato c’è un ampio ventaglio di possibilità tra cui scegliere. Nella scelta va tenuto conto della quantità di minerali presenti nell’acqua. Sono da escludere, almeno per tutto il primo anno, le acque frizzanti.

Si può scegliere sia l’acqua minerale naturale sia quella del rubinetto. In entrambi i casi abbiamo acque sane dal punto di vista batteriologico e quindi adatte anche per i bambini.

Uno scrupolo può riguardare l’acqua del rubinetto nelle zone dove questa non è del tutto sicura. In linea di massima quando l’acqua è potabile è controllata e quindi adatta per i neonati, ma se si hanno dei dubbi è possibile acquistare l’acqua minerale in bottiglia.

Il consiglio è quello di orientarsi verso acqua in bottiglie di vetro, sia perché la loro conservazione è più sicura, sia perché vi è una netta riduzione dell’inquinamento provocato dai rifiuti di plastica.

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