
Per facilitare la suzione al seno ma anche con il biberon, consentendo alle neomamme di fare poco sforzo, può tornare utile il cuscino per allatta...
Guida alla scelta del miglior cuscino per neonato e come riuscire a capire quale acquistare tra i vari modelli antisoffoco, antireflusso e per prevenire la plagiocefalia, ovvero la testa piatta.
Tuttavia, anche se si tratta di un elemento classico della camera da letto e della cameretta, tra le linee guida del Ministero della Salute si legge chiaramente che “va evitato l’uso del cuscino”. Il motivo è legato al rischio di SIDS, la morte in culla, che statisticamente riguarda i bimbi tra i 2 e i 4 mesi di età, ma è molto rara dopo i 6 mesi.
Questo tragico evento capita soprattutto in inverno, quando nella culla del lattante ci sono coperte e anche peluche, quindi il rischio di non respirare è più alto. E il cuscino rappresenta un elemento aggiuntivo potenzialmente pericoloso.
Ecco perché conviene usare il cuscino dopo i 6 mesi evitando di mettere nel lettino altri complementi soffici, giocattoli di peluche o il paracolpi imbottito. Vediamo come sceglierlo e quali sono i migliori.
Nei primissimi mesi di vita a un neonato non serve un cuscino. Non si tratta solamente del possibile rischio di Sids, ma è una questione di proporzioni. Gli adulti usano il cuscino per sollevare la testa a letto e avere un supporto sotto il collo. I lattanti, che hanno la testa più grande rispetto al corpo, non ne hanno bisogno, anzi addirittura dormono scomodamente.
Difatti, inserendolo nel lettino, è possibile che i neonati perdano l’allineamento naturale della schiena, perché la curvatura del collo sarà forzata.
Per facilitare la suzione al seno ma anche con il biberon, consentendo alle neomamme di fare poco sforzo, può tornare utile il cuscino per allatta...
Si evince che il cuscino per neonato sia inutile e controproducente, ma non è proprio così. Sebbene l’American Academy of Pediatrics consigli di usare il supporto dopo i 2 anni, è comunque possibile acquistarne uno ad hoc che sia piccolo e compatto o che possa svolgere una determinata funzione.
Per i neonati in commercio esistono degli appositi cuscini, che si differenziano moltissimo da quelli degli adulti. Sono molto bassi, non particolarmente soffici ma nemmeno troppo rigidi e sono perlopiù traforati per favorire la traspirazione. Scopriamo meglio i vari modelli.
Il cuscino antisoffoco presenta una struttura a celle aperte o dei veri e propri buchi che consentono al neonato, anche se dorme a faccia in giù, di respirare ugualmente senza, appunto, soffocare.
Il cuscino antireflusso è un rialzo, solitamente a cuneo, che serve a tenere alta la testa dell’infante in modo graduale. L’inclinazione è leggera e l’interno è sempre antisoffoco.
Contro la plagiocefalia, ovvero la testa piatta, esistono degli appositi cuscini per neonato. Sono abbastanza piccoli e accolgono la testa in un incavo o un vero e proprio buco, mentre i bordi sono leggermente imbottiti. Va utilizzato solamente in posizione supina.
Rispetto ai classici cuscini, su cui poggiare solamente collo e testa, quello ergonomico completo si presenta quasi come un vero e proprio materassino, con rialzi dietro il collo, sulle braccia e tra le gambe. In questo modo il neonato avrà dei sostegni ma soprattutto manterrà la posizione evitando di ribaltarsi.
Bisogna usare o meno il cuscino per il proprio neonato? La risposta è: dipende. Se il piccolo dorme bene e non presenta determinate problematiche, come il reflusso gastroesofageo, è possibile farlo dormire nel suo lettino senza alcun supporto.
Se temete la plagiocefalia, potete usarne uno apposito e badate bene che la struttura interna sia antisoffoco.
Laddove non si presentino circostanze specifiche, è possibile (e consigliabile) evitare l’uso del cuscino.
Infine, vi mostriamo le varie tipologie e modelli di cuscino per neonato, che potete acquistare online.
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