Anonimo

chiede:

Gentile dottore,
a settembre scorso (è quasi un anno) mio marito ha avuto una prostatite acuta causata da Pseudomonas aeruginosa. Il batterio responsabile è stato individuato tardi, ha fatto parecchie cure antibiotiche sbagliate, e solo
a dicembre è riuscito a guarire (dopo 14 giorni di ciproxin 500, 2 volte al gg). Gli era però rimasta una debole infiammazione (forse batteri resistenti?), che non ha curato subito, e a marzo la prostatite è tornata, più forte e dolorosa di prima (ha dolori in zona perineale, che peggiorano stando seduto). Questa volta la cura (anche in questo caso iniziata tardi) è stata di un mese di ciproxin 500 due volte al gg. Anche questa volta il responsabile
era Pseudomonas aeruginosa). Dopo una settimana dalla fine della cura abbiamo avuto un notevole miglioramento, ma adesso (è passato poco più di un mese) sta di nuovo aumentando l’infiammazione, come attesta anche l’ecografia transrettale
che ha fatto da poco. Cosa possiamo fare? Come mai queste continue recidive? I valori ormonali (LH, FSH, prolattina) sono nella norma, nella prostata
non ci sono calcoli, mio marito non beve e non fuma, ed ha 37 anni. Lo spermiogramma evidenzia un elevato numero di spermatozoi, ma un alto tasso di forme anomale (17% di forme normali), ma da due mesi lo sperma presenta numerosi grumi. Da gennaio abbiamo rapporti solo protetti (preservativo). GRAZIE!!

Gentile Signora, verisimilmente vi deve essere un serbatoio di germi che determina le
recidive della prostatite. Di solito è l’intestino per cui consiglierei di
curare molto l’alimentazione.
Per lo spermiogramma è normale che con uno stato infiammatorio vi siano
problemi qualitativi.
Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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