Anonimo

chiede:

Gentili dottori, sono una ragazza di 20 anni. Due mesi fa mi sono
sottoposta al Pap Test che ha riscontrato cellule anomale di origine
indeterminata AGUS…ho eseguito poi la colposcopia, e il dottore al quale
il mio ginecologo mi ha affidata, sostiene che derivi tutto da una
“piaghetta” al collo dell’utero, gia comunque notata durante la normale
visita ginecologica…
Il ginecologo che mi ha fatto la colposcopia sostiene che la bruciatura
non
sarebbe nemmeno necessaria… il mio ginecologo vuole bruciarla e parla di
sottopormi forse dopo l’intervento ad un isteroscopia, al contrario
dell’altro che non la ritiene necessaria in quanto il mio epitelio è a
posto…
Non so cosa pensare, sono preoccupata per queste diverse interpretazioni e
vorrei avere un vostro parere.
Inoltre, documentandomi, ho sentito parlare del virus HPV; il mio
ginecologo
sostiene che potrei averlo, ma che comunque, bruciando la piaghetta, il
problema si risolverebbe. È cosi, o devo sottopormi ad altri controlli per verificare la presenza
del
virus e nel caso lo avessi contratto, qual è la terapia per debellarlo!?
Attendo ansiosa una risposta, è difficile a 20 anni non essere confusa!
Cordiali saluti

Gentile Daniela,
il protocollo previsto nel caso di un paptest come il suo è di ripetere il
paptest dopo terapia. Se il risultato conferma la presenza di cellule di
significato non determinato si passa alla colposcopia, che (ahimè) al
giorno d’oggi deve fornire una diagnosi ben più precisa di una generica,
quanto ancora più aspecifica “piaghetta”. In sostanza occorre una diagnosi.
Questa diagnosi poi deve orientare eventuali ulteriori indagini come la
verifica della presenza dell’HPV e infine la corretta terapia. Se vuole può
consultarci ancora, ma per favore trascriva l’esatto risultato della
colposcopia. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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