Anonimo

chiede:

Gentile Dottore,
sono alla mia prima gravidanza e, non essendo immune alla toxoplasmosi,
vorrei sapere:
– una volta portata a termine la gravidanza (sperando che tutto vada
bene…) c’è un modo di contrarre volontariamente la malattia in modo da
essere immuni per la gravidanza successiva?
– durante l’allattamento vanno osservate le stesse precauzioni che in
gravidanza?
– il cibo surgelato a oltre -20 gradi si può considerare sicuro qualsiasi
esso sia (es. prosciutto)?
– ho un orticello con insalata, pomodori ecc. dove spesso gironzolano gatti
più o meno randagi; posso consumare la verdura cruda lavandola con
bicarbonato o amuchina?
Grazie anticipatamente della risposta!

Gentile signora Francesca, per contrarre la toxoplasmosi e quindi riceverne
l’immunità potrebbe essere utile vivere con tanti cani e tanti gatti, con
piccioni, furetti ecc. Ma come vede non è da tutti, quindi è molto più semplice
sottoporsi ad esami mensili, nel caso non vi fosse immunità, e poi provvedere
con una rigida profilassi (cibi ben cotti, non familiarizzare con cani, gatti ecc.). Per quanto riguarda il prosciutto a meno venti, penso che
anche le spore della toxo potrebbero resistere. L’amuchina e il bicarbonato
sono sufficienti per pulire a fondo l’insalata. Auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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