Anonimo

chiede:

In considerazione dei valori risultati da un primo esame del
liquido seminale e che qui riassumo (concentrazione/ml 10,568 milioni; concentrazione totale 29,59 milioni; percentuale di cellule mobili 10,31%; totale concentrazione cellule mobili/ml 1,089 milioni; indice di mobilità 3,34) ho eseguito una terapia a base di acetilcarnitina e gonadotropina
che ha determinato dopo 4/5 mesi un raddoppio della concentrazione di spermatozoi, senza un incremento della mobilità. Nel mese scorso mia
moglie è rimasta incinta naturalmente, ma ha avuto un aborto precoce. Nelle mie condizioni è consigliabile continuare la terapia in attesa di praticare cicli di inseminazione? O è meglio procedere a tecniche più complesse
(FIVET o ICSI). Io ho 39 anni, mia moglie 35. Cordiali saluti.

Egregio Signor Gianni, terapie con gonadotropine vanno effettuate ciclicamente e finalizzate o a
cicli di rapporti spontanei o a cicli di fertilizzazione assistita. Cordiali
saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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