Perché è importante avere in casa un umidificatore per bambini? Ecco quando e come usarlo e perché sceglierlo per la stanza dei più piccoli.
Soprattutto in inverno, quando i termosifoni sono accesi, è piuttosto facile che fra le mura di casa si crei aria secca, che può diventare pesante se rimane immutata per troppo tempo. Ecco perché, per alleggerirla e purificarla, la soluzione ideale è un umidificatore, un prodotto che può rivelarsi davvero prezioso per ristabilire il giusto grado di umidità e purezza dell’aria all’interno dell’abitazione.
L’umidificatore per bambini, quindi, serve proprio per modificare l’aria, rendendola più leggera e aggiungendo un po’ di umidità. Se automatico il dispositivo rivela quando l’aria di casa è troppo secca, e rilascia vapore acqueo. In caso invece abbiate un umidificatore manuale, si può azionare quando è in funzionamento il riscaldamento in casa.
Grazie all’umidificatore viene rilasciato il giusto grado di umidità, che permetterà di facilitare la respirazione nei bambini, così come negli adulti, allontanando il rischio di raffreddori, allergie e altri malanni stagionali.
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L’umidificatore si usa generalmente durante la stagione fredda quando, come detto, nelle case viene acceso il riscaldamento, e dovrebbe essere azionato quando la temperatura in casa supera i 20 gradi. Il tutto varia, naturalmente, anche a seconda del grado di umidità presente in ogni stanza: in salotto, ovviamente, sarà più basso rispetto alla cucina o al bagno.
L’umidificatore, però, non si usa solo quando l’aria è troppo secca, ma anche quando è particolarmente umida, visto che in una condizione del genere, con alto tasso di umidità, la proliferazione di batteri e acari della polvere è facilitata.
Gli umidificatori cosiddetti a nebbia calda sono molto validi per contrastare raffreddore o allergie, ma si sconsiglia di posizionarli vicino al materasso; si preferisce infatti un angolo o, comunque, una distanza di almeno un paio di metri rispetto al letto. Durante il giorno, invece, si può tenere sul comodino così da inumidire l’aria.
Un umidificatore a nebbia calda, infatti, può anche causare ustioni se posizionato troppo vicino, visto che usa acqua bollente per creare vapore.
Gli umidificatori a nebbia fredda, invece, sono considerati generalmente più sicuri, motivo per cui possono essere posizionati più vicini al letto.
Ci sono ovviamente varie tipologie di umidificatori in commercio, a partire da quelli con evaporazione non elettrici, che sono i più semplici, privi di qualsiasi tipo di tecnologia. Gli umidificatori a caldo e a freddo offrono in egual misura un accrescimento del tasso di umidità. C’è da dire, però, che quelli a caldo sfruttano il processo di ebollizione, quindi hanno un consumo maggiore, sono più rumorosi e richiedono, per via della formazione del calcareo, una corretta e periodica pulizia. Probabilmente sono anche più efficaci, ma leggermente, degli umidificatori a freddo.
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Infine esistono gli umidificatori a ultrasuoni, che sfruttano le vibrazioni dell’acqua per creare una nebbiolina di umidità. Rispetto ai modelli a caldo sono poco rumorosi, consumano meno e garantiscono una migliore regolazione del flusso di vapore.
A fare la differenza, nella scelta di un umidificatore, può senz’altro essere l’igrometro integrato, che può rivelare autonomamente il tasso di umidità, per averlo sempre sotto controllo.
Alcuni umidificatori, infine, offrono la possibilità di aggiungere oli essenziali o gocce di lozione balsamica, che profumeranno l’aria, nel primo caso, o faciliteranno la respirazione, nel secondo.
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