Il suo account TikTok è impazzito di visualizzazioni dopo che Michael Vaughn, papà di una bambina di 14 mesi, ha postato un video diventato virale dove denuncia la moda realizzata per le bimbe essere troppo sessista.

La frustrazione di un papà che dichiara il modo in cui l’abbigliamento commercializzato nei confronti delle bambine è sbagliato e deve cambiare.

Il video virale di Michael Vaughn, il papà che denuncia la moda sessista per le bimbe

Siamo abituati ormai ha vedere le proposte di abbigliamento dedicate ai più piccini nei modi più stravaganti: magliette stereotipizzate, tutte dello stesso colore rosa o, ancora, glitter e unicorni dai colori sfavillanti, accessori trendy e fashion irrinunciabili.

Insomma, un mondo, quello della moda dedicata alle bambine superiore in termini di scelta rispetto a quello proposto per i maschietti. In questo commercio look fashion, Michael Vaughn ha espresso il suo parere denunciando, attraverso un video sul social TikTok, la confusione che tutto questo può generare nei confronti delle bambine piccole.

Come riportato anche dal giornale Parents, nel video si sentono le parole di DadTok, Michael Vaughn che afferma:

Rispetto alle bambine, per i ragazzi, i colori sono verde scuro e blu e i temi sono limitati a sport e ninja. E il messaggio è #BRINGIT! Tutto è di genere. Tutti sono costretti in una scatola. Come padre casalingo a tempo pieno di un figlio e una figlia, questo mi fa impazzire.

Michael Vaughn (@world.shaker) su TikTok si descrive come “Walmart Seth Rogen” e un “papà con licenza”.

DadTok: “I vestiti delle bambine sono fatti per oggettivare il corpo”

In un altro video, Michael Vaughn evidenzia un altro fattore a suo avviso esplicito che riguarda i vestiti delle bambine: ovvero che alcuni capi di abbigliamento sono fatti per oggettivare il corpo e le forme:

Sono aderenti e rivelatori, con orli più corti, cuciture interne più corte e maniche più corte. A mia figlia ho messo abiti da ragazzo, le persone la confondono per un ragazzo in pubblico, e poi si arrabbiano con noi. Per qualche ragione, è quasi come se pensassero che stiamo cercando di ingannarli.

Quando mia figlia è nata nel 2020, amici, parenti e molti membri della famiglia ci hanno regalato molti vestiti. Tutto era stampato con farfalle, fiori e coniglietti. Le magliette avevano parole che indicavano che mia figlia era un oggetto del desiderio che aveva bisogno di protezione.

La cosa bella dell’essere genitore è che tu puoi scegliere a cosa sono esposti i tuoi figli e come vengono esposti a tali informazioni. E puoi anche aiutarli a imparare come sfidare quelle influenze. Ma insegnare ai miei figli a mettere in discussione il modo in cui l’abbigliamento viene commercializzato nei loro confronti è difficile quando è quasi impossibile trovare vestiti decenti. Le alternative neutre rispetto al genere sono costose e non si trovano in tutti i negozi.

La speranza è vedere che le aziende un giorno smettano di vendere vestiti cuciti con stereotipi di genere e consentano ai bambini di indossare ciò che più piace loro, senza etichette e pregiudizi.

 

 

 

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