L’azienda farmaceutica Pfizer, insieme a BioNTech, ha richiesto l’approvazione all’Ema (Agenzia Europea del Farmaco) per il vaccino anti Covid da somministrare ai bambini con fascia d’età 5 – 11 anni.

L’obiettivo è quello di poter ottenere una variazione dell’autorizzazione condizionata all’immissione in commercio nell’Unione europea e rendere disponibile il vaccino Covid anche per i minori di questa fascia d’età.

Pfizer, richiesta all’Ema l’autorizzazione al vaccino anti Covid per i bambini dai 5 agli 11 anni

Sia Pfizer che BioNTech dopo aver richiesto entrambe la propria autorizzazione alle autorità sanitarie americane, la FDAFood and Drug Administration, ora aspettano la stessa autorizzazione dall’Ema, dopo aver annunciato che il vaccino anti Covid da loro prodotto era stato ben tollerato dai bambini in fase di test dando una risposta immunitaria robusta e soddisfacente, simile a quella osservata per i soggetti della fascia d’età compresa tra i 16 e i 25 anni.

A parte l’isola di Cuba dove la campagna di vaccinazione sui bambini dai due anni in su è già iniziata, in Europa, al momento, nessun vaccino è stato autorizzato per la fascia di età 5-11 anni.

In caso di approvazione da parte dell’Ema, si tratterebbe della prima opportunità per i minori europei con un’età inferiore agli 11 anni di essere vaccinati contro il Covid.

Pfizer fa sapere che oltre ai dati presentati per ottenere il via libera all’utilizzo del vaccino, sono stati resi noti anche i risultati di un precedente studio su oltre 2.200 bambini di un’età compresa tra i 6 mesi e gli 11 anni. I risultati, in quel caso, hanno mostrato una forte risposta immunitaria sui bambini.

La vaccinazione sui bambini è l’unico strumento capace di debellare il Covid

Quasi tutti gli esperti – immunologi e specialisti – sono dello stesso avviso: il vaccino Covid è l’unico strumento atto a debellare il Coronavirus. Ecco perché è importante poter procedere alle vaccinazioni anche per queste fasce d’età.

Ma, se è vero che il vaccino è indispensabile per poter uscire dalla pandemia, allo stesso tempo si evidenzia l’importanza di allargare i dati relativi alla casistica presentata da Pfizer per valutare l’efficacia del composto che, con un dosaggio inferiore, sarà destinato ai più piccoli.

Bisognerà attendere, comunque, i dati clinici. Perché se è vero che la casa farmaceutica statunitense ha prodotto dati sulla non tossicità e sulla immunogenicità di Comirnaty (ovvero il vaccino Pfizer-BioNTech), in egual modo non sono, ad oggi, disponibili dati sulla efficacia che sarebbero necessari per la divulgazione in commercio e la relativa autorizzazione.

Come dichiarato a Rai News da Gianni Rezza, direttore generale per Prevenzione del Ministero della Salute:

Ancora non è stata presa una decisione a livello dell’Unione europea, se vaccinare o meno questi bambini, e si attende, oltre alle indicazioni che possono arrivare dalle agenzie regolatorie, anche un’analisi sui benefici che possono esserci nel vaccinare questa popolazione. Se un vaccino non è pericoloso è bene usarlo, ma bisogna capire quanto sia necessario farlo.

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