Sui vaccini e la pandemia Covid si legge ormai da due anni e su questi argomenti si è scritto di tutto, dalla vera informazione, fatta di prove ed evidenze scientifiche, alle fake news. Ed è proprio la falsa informazione a destare più scalpore, specie quando è un occhio poco attento a leggerne i contenuti.

L’Istituto Superiore della sanità (ISS) per ovviare a tali incomprensioni e fare chiarezza su un tema così scottante e delicato quale quello del Covid-19, i vaccini e l’universo della gravidanza e dell’infertilità di coppia, ha smentito alcune delle cosiddette “bufale” che spopolano nel web in modo da sensibilizzare e tranquillizzare l’opinione pubblica sulla sicurezza delle vaccinazioni e la salute della popolazione in generale.

Covid e vaccini: le risposte dell’Iss contro le fake news su gravidanza, fertilità e aborti

Nel vademecum stilato dall’Iss e a cura del Gruppo Vaccini dell’Iss, si possono trovare le risposte alle principali fake news che si trovano in rete e che riguardano principalmente “bufale” inerenti i vaccini anti Covid e la gravidanza, l’infertilità maschile e femminile e gli aborti.

Una delle informazioni sbagliate che girano sul web riguardano proprio il rapporto tra il vaccino e l’infertilità dell’uomo e della donna ma non solo. Come si legge sul sito dell’Istituto Superiore della Sanità, le fake news principali a tal proposito sono:

  • il vaccino causa infertilità e aborti. Al momento, fa sapere l’Iss, non c’è nessuna evidenza scientifica di un possibile effetto negativo dei vaccini sulla fertilità maschile o femminile; né è riscontrato nessun nesso causale con l’infertilità di coppia;
  • il vaccino in gravidanza fa male alla mamma e al bambino. Per ciò che concerne la somministrazione del vaccino Covid in gravidanza, le prime osservazioni provenienti dai dati Usa – dove sono migliaia le donne immunizzate durante la gestazione – non hanno rilevato un aumento del rischio di effetti avversi per madri e neonati;
  • il vaccino anti Covid modifica il DNA. Assolutamente errato fa sapere l’ISS in quanto, la vaccinazione non cambia e non interagisce in alcun modo con il DNA. Sia i vaccini a mRNA che a vettore virale forniscono istruzioni alle cellule umane utili ad attivare una risposta immunitaria così da proteggere contro il Sars-Cov-2;
  • per i bambini e i soggetti minori di 19/20 anni è inutile il vaccino. Si è spesso portati a pensare che la fascia d’età più piccola, dai 0 ai 19 anni siano meno predisposti ad ammalarsi di Covid e a morirne. Non è affatto così, poiché anche se nei più giovani il rischio di sviluppare un’infezione sintomatica è minore rispetto agli adulti, è comunque presente. Da inizio pandemia a metà luglio 2021, per esempio, ci sono stati 28 decessi nella fascia di età 0-20 anni. Lo scopo della vaccinazione anche nelle fasce di età più giovani è quello di limitare la circolazione del virus tra la popolazione e permettere quindi  di proteggere i soggetti più fragili come anziani e persone con condizioni di salute già instabili.
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