L’importanza di essere protetti dall’inquinamento ambientale è un diritto dei bambini e un dovere dei genitori. Viviamo in un mondo sempre più inquinato e a farne le spese sono proprio i più piccoli che andrebbero tutelati in modo accurato da un ambiente che, anno dopo anno, si deteriora sempre di più diventando umanamente ingestibile.

L’inquinamento dell’aria, il fumo di sigaretta, il rumore e tutte le sostanze chimiche e cancerogene presenti nell’ambiente, nel tempo incidono in modo negativo sulla salute e il sano sviluppo dei bimbi. Ecco che i pediatri e i neonatologi hanno messo a punto un decalogo per i genitori, dieci comportamenti (o regole) da seguire per salvaguardare la vita dei propri figli dall’inquinamento ambientale.

Proteggere i bambini dall’inquinamento ambientale: il decalogo per i genitori

L’OMS ha stimato che l’esposizione all’inquinamento ambientale determini solo in Europa, ogni anno, più di 400.000 decessi prematuri. Non sono mancati anche studi scientifici in merito, basti pensare che molte ricerche hanno dimostrato come l’esposizione all’inquinamento nelle prime fasi della gravidanza e fino al secondo anno di vita del bambino può sviluppare malattie che durano anche per tutta la vita. Parliamo, in modo particolare di:

  • disturbi dello sviluppo neurologico;
  • obesità infantile;
  • compromissione della funzione polmonare;
  • attacchi di asma;
  • otite media;
  • aumento della mortalità infantile.

Dunque, migliorare settori ambientali primari come l’aria, l’acqua ma anche l’inquinamento acustico in città risulta essere la chiave giusta per prevenire le malattie e migliorare la qualità della vita della popolazione generale.

Per tutelare maggiormente la salute dei più piccoli, la Sip (Società Italiana di Pediatria) ha presentato un Documento dal titolo: “Inquinamento atmosferico e salute. Le proposte delle società scientifiche pediatriche e del gruppo di lavoro ‘Ambiente e primi 1000 giorni’ per migliorare la salute dei bambini e delle famiglie” sviluppato dalle società scientifiche e dalle associazioni pediatriche all’interno del progetto di lavoro Ambiente e primi mille giorni con l’obietto di tutelare la salute dei bambini e delle famiglie realizzato con il supporto finanziario del CCM-Ministero della Salute.

Il documento prevede azioni concrete da parte di molte associazioni per ridurre l’inquinamento e il suo impatto sulla salute in modo da poter costruire contesti di vita sani.

Il decalogo per i genitori: come proteggere i più piccoli

Come possono intervenire i genitori al fine di salvaguardare e proteggere la salute dei propri bambini? Una proposta sviluppata in dieci punti raccoglie i consigli più salienti da mettere in pratica per ridurre l’inquinamento atmosferico e ambientale.

  1. Fare attività fisica all’aperto per 1 ora ogni giorno. Trascorrere del tempo di qualità in spazi verdi, parchi, giardini ecc. è importante non solo per rigenerare il corpo dei più piccoli ma anche per esercitare un’azione di controllo della temperatura, nonché fungere da barriera contro l’inquinamento acustico, lo smog cittadino e lo stress ambientale.
  2. Muoversi a piedi o in bici. Quando è possibile scegliere di usare la bicicletta o camminare a piedi o usare i mezzi pubblici fa bene alla salute diminuendo il rischio di obesità infantile ma anche perché riduce le emissioni da traffico autoveicolare. Da considerare sempre percorsi in zone meno soggette a inquinamento, lontani da traffico e strade affollate.
  3. Evitare, nella stagione calda, di svolgere attività all’aperto dalle 12 alle 18, poiché in quelle ore i livelli di ozono sono più alti.
  4. Al contrario, nella stagione fredda, sono consigliate le ore centrali della giornata per svolgere attività all’aria aperta. Il motivo è che con le basse temperature le polveri sottili si condensano e formano goccioline di aerosol più facilmente inalabili.
  5. Prima di pianificare le attività outdoor con i bimbi informarsi sui livelli di PM10 e ozono estivo consultando i siti delle Agenzie Regionali di Protezione Ambientale. Evitare di far uscire i bambini nelle giornate che presentano livelli di inquinamento elevati.
  6. Andare a scuola a piedi: scegliere una scuola di quartiere, vicino casa, renderà lo spostamento più facilitato. Si avrà meno inquinamento acustico e automobilistico e maggiore attività fisica da parte dei bambini ma anche degli adulti.
  7. I bambini respirano anche le emissioni dell’auto dei propri genitori. Le concentrazioni degli inquinanti all’interno dell’automobili sono maggiori di quelle esterne, quindi chi usa ogni giorno l’auto respira una parte dei propri scarichi.
  8. No al fumo di sigaretta se si hanno bambini. Il fumo ha effetti negativi non solo per il fumatore ma anche per chi abita insieme a lui/lei, in questo caso a farne le spese sono i bambini che, sottoposti a inquinamento perpetuo, possono sviluppare patologie anche gravi nel tempo. Ma gli effetti negativi del fumo incidono anche in gravidanza portando a problemi di peso sottostimato alla nascita o alcuni problemi respiratori come broncospasmi e asma e altri deficit respiratori.
  9. In presenza di un bambino chiedere a chi fuma di evitare di farlo. È importante non esporre mai il bambino al fumo passivo. Se proprio non si può evitare, distanziare il bambino di almeno un paio di metri dalla persona che fuma.
  10. Evitare che il bimbo soggiorni in ambienti dove si è fumato. I figli di fumatori sono più esposti a malattie anche se i genitori non fumano in loro presenza perché i residui tossici si depositano sull’ambiente circostante: tende, cappotti, vestiti, tappeti, mobili, oggetti, cuscini oltre che sulla pelle e sui capelli dei fumatori rimanendo lì anche dopo aver smesso di fumare.
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  • Salute e Benessere