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L'OMS ha stimato che a soffrirne sono più di 339 milioni di persone in tutto il mondo. In Italia il 10% sono bambini in età prescolare. L'asma ruota intorno a dei falsi miti, ecco cosa è davvero importante sapere per poterla gestire sin dai primi sintomi.
L’asma nei bambini si attesta intorno al 10%. I dati percentuali sono stati riferiti dall’ultimo studio SIDRIA svolto in Italia.
Domani, 5 Maggio 2021, si celebra la Giornata Mondiale dell’asma. Dal 2012 il progetto Global Initiative for Asthma (GINA) è sostenuto dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e si propone di sfatare i falsi miti che ruotano intorno all’argomento. La mission del progetto è fare chiarezza su cosa i genitori dovrebbero sapere in merito all’asma in età pediatrica.
Il tema su cui poggia la Giornata mondiale dell’asma (smri) riguarda proprio le false credenze che sempre più spesso occupano le menti dei genitori quando si tratta di asma in età pediatrica.
I dati parlano chiaro: dall’inizio degli anni ’90 sino al 2012, la mortalità per asma in età pediatrica e nei giovani adulti si è ridotta di circa il 50%. Ma negli ultimi anni questo trend si è lentamente arrestato a causa di una comunicazione al grande pubblico inefficiente e poco chiara.
È, dunque, necessario rivedere le strategie clinico-terapeutiche e di organizzazione sanitaria per ristabilire la verità sul tema dell’asma ed eliminare tutte le “dicerie” che hanno come obiettivo una falsa informazione. Nello specifico scopriamo quali sono le idee errate sull’asma.
Una delle false credenze che ha preso sempre più potere nelle menti degli adulti, causa di una informazione sbagliata, riguarda l’asma e come questa scompaia con la crescita del bambino.
Se è vero che in età prescolare la presenza di un respiro sibilante può essere passeggero (ma in tal caso non si parla di asma); non è vero invece che l’asma una volta diagnosticata da uno specialista possa risolversi con l’avanzare dell’età.
Per tale ragione è indispensabile avere una diagnosi tempestiva e giusta, al fine di evitare errori che si possano riflettere successivamente sulla vita del bambino in età adulta.
Partiamo da un dato di fatto: molti atleti hanno vinto medaglie d’oro alle Olimpiadi (e soffrivano di asma). Questo fatto è una prova concreta che svolgere attività fisica non è sbagliato anche per il bambino asmatico. Spesso, i genitori sono troppo iperprotettivi verso i figli con asma ma, allentare la presa e lasciare che il bimbo svolga uno sport a lui congeniale, ove possibile, non potrà procurargli nessun danno.
È consigliato, in questi casi, praticare uno sport come il nuoto ma tutte le altre pratiche sportive, comunque sono ben viste poiché quando l’asma è sotto controllo l’esercizio fisico aiuta a completare uno sviluppo armonico della funzione polmonare.
L’asma non è una malattia contagiosa. Questo perché l’insorgenza dell’asma non è dovuta a infezioni. Ma, bisogna anche affermare che alcune infezioni causate da virus respiratori come il raffreddore o l’influenza stagionale, possono scatenare attacchi di asma, passando, in questo caso da un bambino (o adulto) all’altro.
L’asma è controllata spesso con steroidi per via inalatoria e a basso dosaggio. In più, dalle ultime ricerche in campo scientifico, si è scoperto che alcuni farmaci biologici, sono efficienti per gestire l’asma anche in quadri più gravi e controllando l’infiammazione dell’asma, permetterebbero anche una riduzione della terapia con steroidi.
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L’OMS ha stimato che nel 2016, nel mondo a soffrire di asma siano stati 339 milioni di persone con 417.918 morti l’anno.
Questi dati non devono allarmare ma devono essere un monito per i genitori a intervenire prontamente in età pediatrica qualora si presentino i primi possibili sintomi di asma nel neonato e nel bambino. Una diagnosi preventiva e corretta è l’unica via da seguire per tenere sotto controllo l’asma e vivere una vita normale.
Sebbene l’asma sia una malattia che non può essere curata, è possibile gestirla per ridurre e prevenire gli attacchi di asma, noti anche come episodi o esacerbazioni.
Inoltre, è da sapere che l’asma può manifestarsi a qualsiasi età (nei bambini, negli adolescenti, negli adulti e negli anziani), quindi non è assolutamente una malattia riferita solo ed esclusivamente alla fascia prescolare.
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