Il rapporto con la natura è qualcosa che ci accompagna da sempre: il legame tra bambini e natura è fondamentale per la crescita; ogni genitore dovrebbe incentivarlo accompagnando i figli alla scoperta del mondo che li circonda. Ma vediamo quali sono le particolarità e le potenzialità di un rapporto così speciale.

Il rapporto tra bambini e natura

La natura affascina grandi e piccoli, ma il legame coi bambini ha qualcosa di unico, speciale e innato. All’inizio del Novecento, la pedagogista Maria Montessori aveva capito quanto natura e infanzia fossero strettamente e intimamente collegate; aveva intuito le innumerevoli potenzialità educative che la natura ha per i bambini, lavorando in questa direzione nelle Case dei bambini. Attraverso i 5 sensi, in particolare, i bambini scoprono gradualmente il mondo che li circonda.

Oggi i bambini vivono spesso nelle grandi città, lontani dall’aria aperta e dalle possibilità esplorative che la campagna o la montagna offrono. Spesso si ritrovano a studiare dai libri come sono fatti piante e animali, senza mai averli visti. Ma l’esperienza è fondamentale per crescere e apprendere in modo significativo. Piuttosto che disegnare una castagna, o un fungo, i bambini dovrebbero avere la possibilità di passeggiare nel bosco e vederli, toccarli, sentirne l’odore, per poi riconoscerli.

La Montessori era proprio di questa idea: il bambino deve fare esperienza della natura, deve viverla e non soltanto rappresentarla, vederla in fotografia senza conoscerla da vicino. Oggi giocano un ruolo a sfavore anche le paure degli adulti; le loro ansie, per esempio nei giochi all’aperto, infatti, non sono d’aiuto per favorire l’esplorazione e il contatto con la natura.

Ma spesso si sottovalutano le energie e le capacità dei bambini piccoli, che andrebbero lasciati liberi di stare a contatto con la natura ed esplorarla senza troppe limitazioni esterne. I vantaggi saranno innumerevoli; l’effetto benefico della natura ricadrà sulla mente, sul corpo, sullo spirito arricchendo le percezioni, la motricità e l’apprendimento.

Bambini e natura: i benefici

Il più grande beneficio del legame tra bambini e natura è lo sviluppo dell’esplorazione sensoriale. I sensi del bambino ricevono dal mondo circostante degli stimoli grazie ai quali potranno essere affinati.

Per sviluppare il tatto il bambino potrà toccare la corteccia di un albero, che gli farà scoprire quanto è ruvida; tenendo in mano un sassolino scoprirà che è liscio; immergendo la mano nell’acqua di un fiume saprà quanto è fredda e raccogliendo della sabbia sentirà una sensazione di calore.

Oltre al tatto, il bambino affinerà anche l’olfatto (per esempio odorando una rosa) e il gusto, mangiando un frutto maturo. Il bambino sviluppa anche la vista, osservando i colori della natura, che cambiano col passare delle stagioni. Già a pochi mesi un neonato può provare esperienze sensoriali intense e stimolanti. Può riconoscere le sfumature di colore, gli odori dei fiori e delle piante. L’esperienza a contatto con la natura, insomma, gli permette di conoscere il mondo.

Il periodo della vita che va da zero a tre anni è un periodo di grande assorbimento: i bambini sono come spugne che incamerano tutto quello che l’ambiente circostante offre loro; in particolare, sviluppano soprattutto linguaggio e motricità: per farlo, il contatto con la natura è fondamentale. Camminare a piedi nudi sulla sabbia, sugli scogli o sulla terra permette infatti al bambino di sviluppare le sue abilità motorie e incrementare il suo benessere psico-fisico.

Come stimolare il legame tra bambini e natura

Come fare per stimolare, nell’infanzia, il rapporto con la natura? Innanzitutto bisogna passare molto tempo fuori casa, all’aperto, incoraggiando i bambini a sperimentare tutto ciò che li attrae. Vivere in campagna è l’ideale, ma anche la città ha i suoi vantaggi. Si può andare all’orto botanico o passeggiare nei parchi; un’altra ottima abitudine è quella di organizzare gite fuori porta, magari con un pic-nic, e trascorrere il tempo a passeggiare nei boschi.

La scelta dipenderà, naturalmente, da quello che mette a disposizione il luogo in cui si vive. Non bisogna spaventarsi dalla difficoltà perché i bambini hanno delle risorse inesauribili, e anche se piccoli si adattano facilmente alle situazioni e agli ambienti più vari.

All’aperto bisogna incoraggiare i bambini a osservare ciò che li circonda; saranno loro a essere incuriositi da piante, fiori, animali e tutto ciò che di bello la natura offre. Insieme si può raccogliere la frutta o pulire un luogo dalle erbacce; provare a seminare e tornare a vedere a distanza di tempo cosa è successo; arrampicarsi sugli alberi o raccogliere le foglie cadute. Si tratta di piccole azioni grazie alle quali i bambini costruiscono con la terra un contatto intimo e personale.

Come insegna il metodo Montessori, la natura è maestra e insegna l’arte di saper aspettare; ogni cosa ha un suo tempo e c’è un tempo per ogni cosa. Il bambino imparerà a essere paziente osservando come cambia attorno a lui la natura col trascorrere delle stagioni.

Un’idea per un’altra attività può essere recarsi in un luogo e realizzare un calendario per ogni mese, registrando i piccoli grandi cambiamenti che avvengono a distanza di poche settimane; il bambino imparerà come cambiano i luoghi, i colori e, con l’aiuto dei genitori, proverà a disegnare e ripetere ciò che ha osservato. Infine, iscrivere i propri figli presso un asilo nel bosco può essere una scelta per fargli vivere un’infanzia a contatto con la natura.

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  • Bambino (1-6 anni)