Anonimo

chiede:

Salve, sono Marika, una ragazza di Palermo, che da 7anni ha una
storia fissa. Da circa 5 anni ho rapporti sessuali con il mio lui e da più
di tre soffro di infezioni vaginali. Ho iniziato da subito a consultare
ginecologi senza però mai ottenere nulla.
Mi è stata diagnosticata una vaginite, la quale penso sia stata
sottovalutata perché a distanza di anni i sintomi continuano a
ripresentarsi. Accuso bruciore e prurito localizzato sia all’ interno
che all’esterno della vagina; noto che le perdite vaginali non sono
mucose ma bianche e raggrumate. I ginecologi mi hanno anche più volte
sottoposta al pap test, che per fortuna è risultato negativo. Le cure
prescrittemi a volte hanno constato dell’ applicazione di Meclon 1000, a
volte di Geliofil, sempre alternati a delle lavande. Il primo medico,
addirittura, dopo aver diagnosticato dei funghi ha prescritto sia a me che
al mio ragazzo una confezione di antibiotici. Cosa dovrei fare a questo
punto? Devo continuare a sottopormi a inutili cure? Una “semplice
vaginite” può comportare delle complicazioni?
Se ha dei consigli utili è pregato di inviarli a:
Spero che lei mi possa aiutare, la ringrazio anticipatamente.

Gentile Marika,
una vulvovaginite non è una rarità in una donna che ha regolari rapporti
sessuali. Trattare entrambi i partner in questi casi è la regola e non
l’eccezione, come le è sembrato. Talvolta è necessario andare più a monte e
studiare lo stato di salute generale e che non siano stati alterati la
normale flora e il pH vaginale. Faccia una colposcopia, dal momento che i
ginecologi colposcopisti sono particolarmente esperti in patologia del
tratto genitale basso e si faccia consigliare. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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