Anonimo

chiede:

Egregio Dottore, mi chiamo Fabiola e sono nella 30a settimana di gravidanza. Ho letto il
Vs. articolo relativamente alla Toxoplasmosi e le varie risposte date ai numerosi quesiti, ma ritengo il mio caso diverso rispetto agli altri. Infatti ho contratto la toxo nel 2002 e a tutt’oggi risulto ancora “debolmente positiva”. Com’è possibile? Gradirei una risposta per
terminare in maniera serena la maternità. Gli esiti degli esami sono i seguenti: 1) Esito del 07/05/2002: S-Ac-ANTI-TOXOPLASMA GONDII Met. Immunoenzimatico Ac-IgG 236.4 UI/ml
Ac-IgM DEBOLMENTE POSITIVO 2) Esito del 04/06/03: Ac-ANTI-TOXOPLASMA GONDII
Ac-anti toxoplasma gondii IgM Positivo Metodo E.I.A. Ac-anti toxoplasma gondii IgG Positivo 250 Ul/ml Metodo E.I.A. Ac-anti toxoplasma gondii IgA Negativo Metodo E.I.A. Ac-anti toxoplasma gondii IgM DEB. POSITIVO Metodo I.F. 3) Esito del 13/09/03: Ac-anti toxoplasma gondii IgM Positivo Metodo E.I.A. Ac-anti toxoplasma gondii IgG Positivo >250 l Metodo E.I.A.
Ac-anti toxoplasma gondii IgA Negativo Metodo E.I.A. Ac-anti toxoplasma gondii IgM POSITIVO Metodo I.F.
Cordiali saluti

Gentile Fabiola,
i risultati che mi trascrive indicano che lei ha un’eccellente protezione
immunitaria nei confronti del toxoplasma. La debole positività delle IgM è
dovuta o ad una “coda” delle stesse che, teoricamente dovrebbero diminuire
fino a scomparire, o ad un’imperfezione del test. La negatività delle IgA ci
consente infatti di collocare l’infezione indietro nel tempo. Un test
dell’avidità delle IgG potrebbe confermare questo dato, indicando un’elevata
avidità e quindi una più veterana presenza di IgG. E poiché in gravidanza il
toxoplasma è pericoloso solo in caso di prima infezione, può stare
tranquilla. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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