Anonimo

chiede:

Buongiorno gentile dottore, mi chiamo Sandra e ho quasi 24 anni.
Le scrivo perché a Gennaio ho iniziato ad avvertire i sintomi di una infezione vaginale. La mia ginecologa mi ha visitata, e fatto due ecografie (normale ed interna) da cui è risultato essere tutto in regola, ma poiché l’infezione era evidente mi ha fatto fare un tampone da cui è risultato lo streptococco agalactiae. Consultando l’antibiogramma mi ha prescritto una confezione
di Eritricina 600 e Cleocin. Purtroppo però l’infezione non è passata e mi
ha dato degli ovuli di VitagynC che apparentemente sembravano efficaci, ma finita la cura è tornato come prima (perdite prurito e bruciore durante
I rapporti). Allora ho rifatto un altro tampone da cui è risultato nuovamente lo streptococco agalactiae. Di comune accordo mi ha raddoppiato la dose dello stesso antibiotico (3 compresse per 8 giorni), di nuovo gli ovuli
di clindamicina ed anche la pomata. Stavolta l’infezione sembrava guarita,
ma dopo qualche giorno dalla fine della cura ho iniziato di nuovo ad avere prurito, dolore e bruciore forti durante i rapporti. Volevo chiedere cosa dovrei fare e come mai questa infezione non va via nonostante stia seguendo scrupolosamente le cure e presti molta attenzione all’igiene intima? Può essere che sia il mio fidanzato a ripassarmi l’infezione visto che lui
non ha fatto nessuna cura (la ginecologa ha detto che non è un batterio che colpisce l’uomo)?
La ringrazio e spero in una sua risposta

Gentile signora Sandra, spesso questo germe è causa d’infezioni ribelli
in pazienti diabetici o in adulti con poteri immunitari deficitari. Penso
che dovrebbe orientare gli esami ematici in questa direzione. Auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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