Anonimo

chiede:

Gent.mo Dottore, ho 35 anni e sono alla 24 settimana di gravidanza.
Ho appena ritirato i risultati di una urinocoltura eseguita 15 giorni fa
e
sono risultata positiva allo streptococcus agalactiae B (10000 cfu/ml).
Mi
ero già sottoposta allo stesso esame 2 mesi prima ed era tutto negativo.
Aggiungo che durante la gravidanza non mi è stato ancora fatto un tampone
vaginale. Vorrei sapere: 1) se e quanto pericoloso sia questo batterio per
la mia bimba e, inoltre, 2) dato che dovrò partorire con cesareo alla 37-38
settimana in un ospedale fuori dalla mia regione a causa di allergia al
lattice, se ci sono controindicazioni o precauzioni particolari da prendere
per il parto non naturale. La ringrazio per la sua disponibilità.

Gentile signora Elettra, per ora non vi sono rischi particolari, però attorno
alla 35-37esima settimana sarà bene praticare un tampone per valutare la
presenza del germe in vagina e valutarne mediante antibiogramma la sensibilità
ai vari antibiotici, per poi al momento praticare una terapia intraparto.
La strategia è identica anche in caso di taglio cesareo anche se il rischio
d’infezione è minore. Auguri

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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