Anonimo

chiede:

Anche se so che sono un maschio la mia disperazione mi porta a porle
il mio problema, essendo un esperto infettivologo. Da quasi due anni nella
mia uretra ci sono e.coli in quantità variabile (800.000 l’ultima volta,
600.000 sul prepuzio). C’è un rossore persistente sul meato uretrale e sul
glande (che si è gonfiato provocandomi quasi una parafimosi o fimosi)
l’erezione è crollata e a volte nei momenti di stress o di contatto con una
ragazza inizia a uscire dall’uretra del liquido trasparente. Tanti
antibiotici presi anche se non ho fatto cicli prolungati per ognuno di essi:
levoxacin, bassado, noroxin, ciproxin, rocefin. Solo col rocefin ho avuto un
temporaneo miglioramento. Ora mi è stata proposta una terapia anti-chlamydia
con zitromax ecc., in quanto si dice che a volte gli enterobatteri
persistenti sottendono la chalmydia. Ma dopo tutti questi antibiotici che ho
preso se davvero ci fosse la chalmidia, non dovrebbe essere andata già via?
Vi prego di rispondermi. Sono un ragazzo di 22 anni e la mia vita è
qualitativamente peggiorata e non ho mai avuto rapporti sessuali.

Gentile Signore,
comprendo la sua angoscia: tuttavia mi mancano molti elementi per dare un giudizio sulla situazione. L’iter diagnostico prevederebbe la esecuzione di tamponi uretrali per chlammydia, mycoplasma sspp e germi comuni, tamponi del glande per germi comuni e miceti, urinocoltura e spermiocoltura. Ha eseguito questi esami? Se si, ci fornisca i risultati. Attendo sue notizie e la saluto cordialmente.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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