Anonimo

chiede:

Salve, ho appena ritirato il referto del tampone. Volevo chiederle se la presenza di Ureaplasma urealyticum carica microbica: 100.000 ufc/ml può compromettere la mia possibilità di rimanere incinta. Sono alla ricerca da 9 mesi e questi risultati mi preoccupano molto. Sono curabili? Causano sterilità? Di seguito i risultati: T. vaginale es. colturale es. microscopico presenza di : – diversi leucociti – flora lattobacillare assente – flora batterica pleomorfa ric. Trichomonas vaginalis negativa ric. aerobi flora microbica mista colonizzante ric. lieviti negativa T. cervicale ricerca micoplasmi vedi identificazione microbica Ureaplasma urealyticum carica microbica: 100.000 ufc/ml NOTA : si ricorda che il ruolo dei Micoplasmi urogenitali (se semplici colonizzanti o veri patogeni) deve essere oggetto di attenta valutazione clinica. Le indicazioni dell’antibiogramma hanno significato solo orientativo. SIR MIC ug/ml Limite di sensibilità Antibiotici equivalenti – Note Azitromicina S Roxitromicina I Ofloxacina I Ciprofloxacina I Josamycin S Doxycycline S Mycoplasma hominis carica microbica: 10.000 ufc/ml (antibiogramma cumulativo con Ureaplasma urealyticum) NOTA: si ricorda che il ruolo dei Micoplasmi urogenitali (se semplici colonizzanti o veri patogeni) deve essere oggetto di attenta valutazione clinica. Le indicazioni dell’antibiogramma hanno significato solo orientativo. T. cervicale DNA C. trachomatis assente T. cervicale DNA N. gonorrhoeae assente T. cervicale DNA M. genitalium assente.

Gentile Signora,l’Ureaplasma urealyticum si trova comunemente nel retto, nelle mucose genitali ma anche in altre mucose. La sua presenza infatti non sempre costituisce malattia. Nel caso in cui il microrganismo diventi patogeno, sicuramente si potranno verificare fenomeni infiammatori genitali a volte anche pelvici e contaminazione fetale con rischio di meningite al momento del parto. Questo ovviamente in reali casi patogeni non trattati. In effetti la carica che lei riporta è abbastanza alta. I lactobacilli inoltre sono scarsi. Sarebbe opportuno probabilmente ripristinare la flora batterica di döderlein lattobacillare, ed effettuare un tentativo di eradicazione antibiotica. Parli di tutto questo con il suo medico o ginecologo. Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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