Anonimo

chiede:

Gentile dottore,
ringrazio
innanzi tutto per il supporto che ci date con questo strumento!
La
mia domanda è questa: per quanto tempo le IgM rilevate con esame del
sangue rimangono positive nel caso di una riattivazione del
citomegalovirus? Le spiego meglio: mio marito si è ammalato 1 mese fa
(comparsa della prima febbre), ma la diagnosi di CMV (tra l’altro in
una
forma piuttosto grave) è stata fatta tardivamente, solo la
settimana
scorsa. Ovviamente appena appresa la notizia ho ripetuto
il test per cito
(sapevo dalle analisi preconcezionali di aver già
contratto in passato
questo virus -IgG positive, IgM negative-) ed è
risultato di nuovo: IgG
positive (2,63), IgM negative (0,5) con
immunofluorescenza. Secondo lei, è
possibile che io abbia ripreso il
virus nell’arco di tempo fra
l’incubazione della malattia di mio
marito e il momento in cui abbiamo
scoperto del virus, o in quel caso
le IgM sarebbero state ancora positive,
nonostante non si
tratterebbe di infezione primaria? Sono appena entrata
nel 4 mese e
sarei ancora in tempo per effettuare l’amniocentesi… è il
caso che
la faccia o posso stare tranquilla?? La ringrazio in anticipo per
il
tempo che vorrà dedicarmi.

Gentile signora, l’infezione secondaria colpisce il feto meno spesso
della primaria, stante la preesistente immunità materna. Per prudenza
le consiglierei un’amniocentesi. Auguri

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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