Anonimo

chiede:

Egregio Dottore, sono alla 27° settimana
di gravidanza ma non riesco più a viverla serenamente da quando,
esattamente, un mese fa, ero alla 23° settimana, facendo i controlli mensili
ho scoperto di aver contratto la toxoplasmosi. Ho iniziato quella stessa
sera ad assumere la rovamicina, 3 cps al dì ogni otto ore. Al policlinico mi
hanno rifatto le analisi compreso il test di avidità che dava come valore
una bassa avidità quindi, l’infezione l’avevo contratta da poco ed infatti,
loro presumevano tra la 20°-21° settimana di gestazione. L’amniocentesi ha
rivelato che il batterio non è passato al bambino. Potrei essere felice ma
ho tanta paura e altrettanti dubbi. E’ normale che dopo un mese di terapia
ieri dalle analisi le igM davano ancora valore positivo? Ciò vuol dire che
il batterio è ancora in circolo nel mio corpo! C’è sempre il rischio che
l’infezione possa passare al bambino nonostante continuo la terapia?
Inoltre, mi domando, forse l’amniocentesi è stata fatta troppo presto e se
fosse stata fatta anche una settimana dopo i risultati sarebbero stati più
certi? Il mio ginecologo non fa che tranquillizzarmi ma non ci riesco. Le
chiedo scusa per le troppe domande e Le sarei molto grata se mi rispondesse.

Gentile signora, lei ha già fatto tutto quanto era necessario fare in questi casi; l’amniocentesi in caso di infezioni in gravidanza si fa proprio al quinto mese e il risultato negativo la deve assolutamente tranquillizzare. È normale che le IgM siano ancora alte e lo saranno fino alla fine della gravidanza perchè l’infezione è recente. Lei dovrà fare la terapia con rovamicina per tutta la gravidanza e alla nascita e per uno o due anni il bambino farà controlli frequenti per valutare che tutto sia a posto. Il toxoplasma, infatti, se infetta il bambino potrebbe causare danni cerebrali, oculari e ritardo mentale, ma le sue analisi dicono che il contagio non è avvenuto. Anche se dovesse avvenire nel terzo trimestre di gravidanza, questo non comporterebbe il rischio dei danni gravi che avrebbe invece causato un contagio nel primo e nel secondo trimestre. Stia serena il più possibile e non si rovini la gioia della nascita di suo figlio.
Auguri

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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