Anonimo

chiede:

Gentili dottori, vi scrivo perché io e mio marito stiamo cercando
una gravidanza. A metà febbraio ho fatto gli esami del sangue a scopo preconcezionale e ho anche fatto un pap test. Gli esami del sangue così
come l’urinocoltura erano a posto. Per quanto riguarda il pap test lo avevo
fatto in consultorio e la dottoressa mi ha detto che avrei dovuto aspettare la seconda metà di marzo per i risultati. Visto che comunque non sentivo
nessun disturbo, visto che la dottoressa non mi ha dato nessun avviso di
probabile infezione e visto che dall’urinocoltura non si vedeva presenza di batteri,
io e mio marito, forse incoscientemente, abbiamo iniziato la ricerca. Il
primo mese non è successo niente e ora siamo nel bel mezzo del periodo fertile
del secondo ciclo. Ieri sono andata a ritirare il risultato del pap test e ho visto che purtroppo indicava una moderata infiammazione (le possibilità erano lieve, moderata, forte) con presenza di cocchi (non diceva altro).
Il test è stato fatto molto a ridosso delle mestruazioni che erano finite ma probabilmente proprio quel giorno. Io e mio marito in questi giorni abbiamo avuto dei rapporti potenzialmente fertili. Quello che mi chiedo è: – la presenza di questa infiammazione è pericolosa nel caso di
concepimento? – è possibile che questa infiammazione (pap test del 17 febbraio)
impedisca il concepimento? – è possibile che la vicinanza con le mestruazioni abbia influito sul risultato del test? (mentre prelevava il campione la dottoressa ha detto
che non c’erano più tracce di sangue). Vi ringrazio per la pazienza.

Gentile Simona,
lo scopo del paptest è l’esame delle cellule che rivestono l’esocervice e
l’endocervice per la prevenzione del cervicocarcinoma. Il momento migliore
va dal 7° al 15° giorno del ciclo, ma ai fini della ricerca di cellule
displastiche o neoplastiche, che è poi lo scopo principale, vanno bene anche
altri giorni, evitando quelli troppo vicini alle mestruazioni. Il riscontro
di flogosi più o meno intense è un reperto molto comune in quanto trattasi
comunque di una porta aperta all’esterno e quindi esposta. Aggiunga i
rapporti sessuali, la vicinanza con la via urinaria e con il tratto
terminale del tubo digerente e si spiegherà come il risultato del suo
paptest non sia poi così sorprendentemente patologico. La presenza della
flogosi e dei cocchi va comunque sottoposta a trattamento senza timore e
senza indugio. È indubbio che la fertilità può essere compromessa, ma deve
intenderlo in termini di probabilità, per esempio, per dirle un numero a
caso, con un calo del 10%. In caso invece di altri microrganismi come la
chlamydia, i micoplasmi, la TBC ecc. si possono osservare compromissioni più
importanti. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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