Anonimo

chiede:

Buonasera, attualmente sono alla 17a settimana di gravidanza e da circa una
ventina di giorni soffro di
fastidi ai genitali esterni (gonfiore e
prurito). Avendo in programma
il tampone vaginale dopo qualche giorno
dall’inizio dei sintomi, ho
trattato la cosa con semplici sciacqui di acqua
e bicarbonato che hanno
notevolmente migliorato la situazione. Quattro giorni
fa al ritiro del
tampone è risultata la presenza in carica elevata di
colonie di candida albicans. Solo oggi, essendo stata a visita dalla mia
ginecologa, mi è
stata prescritta la cura che mi ritrovo a dover effettuare
a soli tre
giorni dall’amniocentesi. Ovviamente sono assai preoccupata, sia
per il
fatto di aver dovuto aspettare tutto questo tempo senza poter
risolvere
il problema, sia in vista dell’esame di venerdì. Potrebbe
un’infezione
non risolta rappresentare un ulteriore fattore di rischio
all’esame di
per sé invasivo? Una candida non curata per 20gg è da
considerarsi
pericolosa per la gravidanza? Grazie per l’eventuale risposta e
mi
scuso per l’elevato stato di ansia che emerge dal messaggio. Saluti

Gentile Giulia, deve stare serena e sottoporsi all’amniocentesi senza alcuna preoccupazione, in quanto un’infezione vaginale non può assolutamente interessare l’embrione. Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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