Anonimo

chiede:

Buongiorno, é già la seconda volta che scrivo e precedentemente
ho
avuta una risposta molto utile dal dott Comparato. Mi trovo all’estero
in
Tunisia, sono alla 30+1 sett e x il momento tutto procede bene, ma un
dubbio
mi é sorto, qualche giorno fa durante la vista ho chiesto per
curiosità al
mio ginecologo a quale settimana avrei dovuto fare il tampone vaginale (in
teoria
sarebbe verso la 35-37 sett da quel che ho letto) ma lui mi risponde
che in
genere non é un esame che lui chiede di fare… rimango perplessa e
dico che
in Italia queste sono cose di routine e lui mi spiega che in Italia
il
sistema sanitario é ben diverso… molti esami sono esenti…. mentre
qui
tutto é a pagamento (anche se poi le cifre non sono niente di che in
pratica!) comunque visto la mia perplessità mi fa un prelievo generale
ma
senza indicare al laboratorio che il prelievo era per ricercare lo
streptococco beta…. poi il prelievo non era più valido in quanto ha
raggiunto il laboratorio d’analisi troppo tardi…. ora il mio dubbio
é : ma
il tampone vaginale é obbligatorio? Se non lo si fa é veramente rischioso
(facendo
un parto naturale?). Vi prego di rispondermi, il mio gine dice che sono
troppo
ansiosa e desiderosa di fare troppe analisi, ma in verità queste sono
cose che
in realtà dovrebbero essere di prassi! Vi prego di rispondermi, qui, a
parte
il mio gine e voi di GOL, sono fuori dal mondooo! Un grazie per la
gentile
risposta

Gentile signora Nadia, il tampone vaginale non è “obbligatorio” ma va
eseguito come norma generale d’igiene per prevenire, eventualmente
rischi di infezione al neonato, al momento del transito in vagina,
intervenendo con somministrazione di antibiotici. Auguri

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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