Anonimo

chiede:

La mia compagna nel 2008 ha contratto la toxoplasmosi, curata con antibiotico. Dopo un anno IGM erano ancora alte ed i linfonodi gonfi. Lo specialista le ha detto che la malattia stava regredendo e non si spiegava il perchè della persistenza dei linfonodi. Ma di non preoccuparsi, poichè stava regredendo molto molto lentamente. Ora a distanza di cinque anni, a seguito di un esame del sangue di routine al secondo mese di gravidanza, i risultati sono i seguenti: S-IGG 36,8 metodo CMIA S-IGM POSITIVO metodo cmia s-igm 0,45 metodo elfa s-igg avidità 84,2 % * il profilo sierologico è caratterizzato dalla presenza di igm al solo test di screening ed igg ad alta avidità e potrebbe essere compatibile con infezione pregressa, con persistenza di igm o con cross reazione aspecifica. È consigliabile ripetere la determinazione a distanza di almeno 8 settimane per la valutazione della cinetica anticorpale a conferma dell’ipotesi espressa. È normale questa positività sia degli IGG che degli IGM? Può provocare danni al feto o al bambino in futuro? Dalla amniocentesi si vede o c’è qualche altro test utile per verificare eventuali malformazioni e/o danni? Siamo molto preoccupati quando pensavamo che la toxoplasmosi, fatta una volta, non si ripete più. Ringrazio per le eventuali risposte.

Condivido quello che le è stato detto. Non ci dovrebbero essere problemi.
L’esame del liquido amniotico prelevato tramite amniocentesi ed esame PCR può stabilire se il microrganismo ha oltrepassato la placenta, ma questo non significa necessariamente malattie per il feto.
L’amniocentesi non può rilevare malformazioni o danni anatomici da Toxo. Questo è compito della ecografia di secondo livello.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Infettivologo