Anonimo

chiede:

Salve, sono incinta alla 13 settimana (data prevista parto 26 luglio 2016). Mio marito si è svegliato oggi con l’herpes labiale. Io non ho mai avuto tale problema prima della gravidanza, ho letto qualcosa su internet e purtroppo le opinioni sono discordanti. Qualcuno dice che in ogni caso non c’è da preoccuparsi, qualcun altro dice che ”se si contrae il virus per la prima volta, questo circola nell’organismo della donna, può attraversare la placenta e raggiungere il nascituro, ma non sono ancora disponibili anticorpi materni per proteggerlo. Se il contagio avviene, i danni per il feto possono essere molto gravi”. Qual è la verità? Quali precauzioni devo usare per evitare il contagio? E se per caso dovessi contrarre il virus, quanto mi devo spaventare? In attesa di una Sua cordiale risposta, porgo distinti saluti,

Gentile Valentina,
il virus herpes di tipo uno predilige la parte superiore del corpo soprattutto le labbra e la mucosa orale, mentre il tipo due la parte inferiore, con predilezione delle vie genitali. Tale distribuzione non è assoluta, infatti relativamente spesso il tipo uno può essere responsabile di patologie genitali e viceversa. Le diverse posizioni mediche che lei segnala a riguardo dell’herpes labiale in gravidanza probabilmente dipendono dal fatto che la letteratura in questo senso non è particolarmente estesa. Una volta contratto, il virus alberga nei gangli nervosi prevalentemente trigeminali nel tipo uno e lombosacrali nel tipo due; il virus permane anche dopo guarigione clinica e si attiva in seguito a varie condizioni come stanchezza, stress, esposizione massiccia alla luce solare etc. l’infezione primaria genera prima immunoglobuline di tipo M e successivamente a distanza di circa un mese immunoglobuline di tipo G le quali attraversano la placenta.

In realtà le possibilità che un herpes labiale possa creare, anche in caso di infezione primaria, danni al feto per trasmissione verticale, è abbastanza rara. Ciò ovviamente non esclude che lei debba prendere a titolo cautelativo precauzioni per evitare il contagio, che può avvenire sia per via diretta, ma anche per via indiretta tramite fazzoletti, tovaglioli, asciugamani, posate. Inoltre, fra gli esami consigliati all’inizio della gravidanza c’è anche il cosiddetto complesso T.O.R.C.H., che prevede anche il dosaggio degli anticorpi rivolti contro l’herpes, sia di tipo uno che di tipo due.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Infettivologo