Anonimo

chiede:

Egregio Dottore Nico Comparato, innanzitutto grazie per la sua cortese attenzione. Sono sempre Maria e vorrei risponde chiarirle il dubbio sull’antibiogramma riferito all’infezione da Streptococco beta emolitico gruppo b (lettera 25/06/07). Innanzitutto vorrei dirLe che sono d’accordo con lei nell’essere titubante sull’uso del gentalin in gravidanza, ma il mio ginecologo ha dato priorità assoluta al debellare l’infezione… Solo che invece di sparire, ha sviluppato resistenza anche alla gentamicina in tampone di controllo, e, non solo, nell’urinocoltura mi è stata riscontrata infezione da Klebsiella species con carica batterica 100.000 germi/ml (la cosa mi preoccupa non poco visto che è lo stesso batterio riscontratomi nelle urine e in tampone dopo la rottura delle membrane!).
Questi sono gli antibiotici a cui risulta sensibile lo streptococco: amikacina; acido nalidixico; cefoperazone; ofloxacina; perfloxacina; rifampicina; cefalexina, acido pipemidico (intermedio).
Invece la Klebsiella è sensibile a: amikacina; acido pipemidico; cefoperazone; co-trimossazolo; ciprofloxacina; gentamicina; norfloxacina; ofloxacina; perfloxacina; rifampicina; cefixime; cefalexina; azitromicina.
Il ginecologo mi ha dapprima prescritto il noroxin cp, ma, dopo aver letto le controindicazioni, mi sono rifiutata di assumerlo e ha optato per urotractin cp, non essendo lo stesso d’accordo sull’uso delle cefalosporine in gravidanza. Non convinta ho chiamato il vostro servizio telefonico, il telefono rosso, esponendo il mio problema, e la dottoressa mi ha rassicurato sull’uso della cefalexina in gravidanza, anzi mi ha esortata a intraprendere questa via visto che entrambi i batteri sono sensibili allo stesso antibiotico. In ospedale, dopo essere stata ricoverata per 4 gg in seguito a delle perdite ematiche, hanno iniziato una cura con ceporex cp 2 al dì per 7-10 gg e adesso che mi hanno dimessa mi hanno anche prescritto come supporto al ceporex, Dalacin c fosfato 600 mg/4ml fiale. Devo dire che dopo 4 gg di cura le perdite sembrano davvero diminuite, ma non scomparse, per cui chiedo se è davvero necessario associare il dalacin che, secondo il foglietto illustrativo, non è indicato in gravidanza. Inoltre vorrei sapere se esiste un motivo per cui io contraggo tutte queste infezioni, dal momento che non esco di casa, seguo delle buone norme igieniche, non ho un’alimentazione sregolata…. Grazie ancora.

Cara Maria, le infezioni cervico vaginali possono essere dovute a svariati elementi. Spesso responsabili sono i rapporti sessuali quando il trattamento non è esteso anche al coniuge. L’uomo infatti può essere infettante anche non presentando sintomi di infezioni. Altre volte sono le difese immunitarie ad avere un calo per svariati motivi non necessariamente francamente patologici. In altri casi ancora patologie internistiche possono facilitare le vaginiti. E sistono ovviamente casi resistenti alla terapia e recidivanti senza che si riesca ad evidenziare una vera causa.
Il dalacin, o clindamicina, appartiene alla classe B… vale a dire che sperimentazioni non umane non hanno rilevato effetti teratogeni o tossici, ma non esistono studi umani sufficienti… in altre parole si presume che i farmaci appartenenti a tale classe non siano pericolosi per il feto, ma non lo si può affermare matematicamente. Nel suo caso il dalacin è stato aggiunto per “potenziare” l’effetto delle cefalosporine. Non mi preoccuperei più di tanto per la sua assunzione.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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