Anonimo

chiede:

Buongiorno.
Io e mio marito ancora non cerchiamo un figlio, ma da tempo ci poniamo una domanda relativa al virus dell’epatite B.
Mio marito ha contratto la malattia da sua madre, portatrice sana, ed è stato curato per diversi anni da una specialista.
Un paio d’anni dopo esserci conosciuti i valori hanno iniziato a rientrare nella norma fino a far dichiarare al suo medico curante che “non c’è più malattia”. Non so effettivamente cosa possa significare, ma credo indichi che la carica virale non è più così alta da significare che la malattia è in corso, ma che è passata, pur rimanendo mio marito “contagioso”.
Io invece sono stata vaccinata da piccola ed è ancora tutto a posto, in quanto esami ematici recenti fatti per lavoro hanno attestato che non ci sono problemi.
Quello che noi ci chiediamo è questo: prima di cercare una gravidanza sarebbe opportuno rivolgersi ad uno specialista ed affrontare esami e approfondimenti medici o non ci sono rischi particolari per il feto che andrà a formarsi?
Grazie per la disponibilità, cordiali saluti.

È sufficiente informare il pediatra al momento del parto, analisi di suo marito alla mano, in modo che possa decidere se somministrare o meno le gammaglobuline specifiche e/o iniziare subito la vaccinazione al bimbo. Potrebbe essere addirittura inutile, perché essendo lei vaccinata, se ha una buona immunità, sarà lei stessa a proteggere il bimbo, in utero e per un buon periodo anche dopo il parto. Prima di tale evento, a mio avviso, non ci sono problemi né bisogno di precauzioni particolari. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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