Anonimo

chiede:

Mia moglie a 15gg. dalla data presunta del parto è stata invitata a fare tra i vari esami, anche quello relativo all’epatite C. Con grandissimo stupore essa risulta “debolmente positiva” e ci è stato consigliato (l’abbiamo già fatto e stiamo aspettando il risultato) di ripetere l’esame presso un’altra struttura, in quanto “spesso in gravidanza molti valori vengono alterati ed è possibile che uno risulti positivo a Epatite o Sifilide o HIV…”. Domanda: Ma come è possibile che nel 2003 non ci siano ancora macchinari per un’analisi completa e certa delle patologie più gravi che esistano? Mia moglie è terrorizzata e non capisce come possa essere possibile dato il suo comportamento nel presente e nel passato dal punto di vista sessuale e dal fatto che non ha mai subito interventi di nessun tipo… Ma è possibile che abbia contratto l’epatite C? Se sì, come?

Egregio signore,
se sua moglie non ha mai subito trasfusioni di sangue ed ha avuto sempre
comportamenti corretti in campo sociale e sessuale, può stare sicuro che
l’esame in discussione, è un falso-positivo, più frequente di quanto si
creda in ogni campo della medicina. Auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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