Anonimo

chiede:

Salve, ho trovato questo indirizzo su internet e mi permetto di scrivervi
nella speranza che qualcuno sappia illuminarmi un po’ meglio sulla mia
situazione, visto che io nella mia disperazione non ci sto capendo più
molto….
Allora, illustro tutta la vicenda….
– A settembre 2003 poco dopo aver partorito il mio secondo bimbo faccio il
mio primo pap test con esito cin1
il mio ginecologo dopo avermi fatto una colposcopia opta per una piccola
bruciaturina e mi dice di rifare il pap test dopo un anno.
– A luglio 2004 ripeto il pap test con esito negativo
– A luglio 2005 altro pap test questa volta però con esito positivo e cioè
CIN 2 con alterazioni da hpv.
Subito il mio gine mi fa una biopsia che conferma il cin2 e decide per una
conizzazione. Mandato ad esaminare il cono tolto (!!!) da come risultato: HSIL
CIN 3 superficiale e ghiandolare. Margine di resezione endocervicale esente
da displasia. Margine di resezione esocervicale sede di displasia
moderata-severa. Marcate modificazioni nucleocitoplasmatiche riferibili ad
infezione da hpv.
Appena fatta la conizzazione, mi fa anche il pap test che finalmente mi dà
come esito: Numerose emazie ed alcune cellule cilindriche endocervicali nei
limiti della norma. Assenza di cellule neoplastiche.
– A gennaio 2006 torno a fare il pap test di controllo con esito negativo.
– Aprile 2006 altro pap test anche questo negativo
– A luglio 2006 rieccoci di nuovo, ma questa volta il pap test dice: Assenza
di cellule neoplastiche. LSIL presenza di cellule esocervicali
con modificazioni nucleari da riferire a displasia lieve (CIN 1). Il mio
gine mi consiglia di aspettare un mese e ripetere il pap test, cosa che ho
rifatto a settembre, questa volta con assenza di displasia come responso.
Ora dovevo rifare il pap test domani, ma sto prendendo antibiotici per la
sinusite, quindi mi hanno consigliato di rimandare per paura che venisse
alterato il risultato.
Questa è la mia storia finora e mi sta pure bene, quello che non mi
convince è il discorso che mi ha fatto il mio gine l’ultima volta che ci
sono andata. Mi ha fatto un discorso come se stessi per morire da un
momento all’altro… in pratica secondo lui se il prossimo pap test dà
come esito ancora displasie moderate-severe (cosa che mi è accaduta solo
una volta e a sentire lui sembra che abbia avuto risultati sempre
gravi…), mi consiglia di togliere addirittura l’utero. Le sue parole sono
state: “perchè rischiare, tanto 2 bimbi gia ce l’hai… che ci fai con
l’utero??” Sinceramente io sono rimasta senza parole, soprattutto per la
freddezza nell’affrontare certi argomenti e poi perchè io non ho mai
sentito che per un cin2 o 3 si tolga l’utero così facilmente. Ah, forse ho
dimenticato una cosa che per me è importante e che forse per lui no… io
ho solo 30 anni e vabbè che 2 bimbi già ce li ho, ma vorrei tanto il
terzo… quando gli ho detto questo, addirittura mi ha detto “certo che lei ha
proprio tanto coraggio eh”. Di solito queste cose non si dicono a quelli in
fin di vita che cercano di reagire??
Vi prego, datemi un vostro parere perchè io ora tremo nel rifare il
prossimo pap test la settimana prossima… Scusate se mi sono dilungata troppo, ma dovevo spiegarvi tutto… la posta
in gioco è alta…
Vi ringrazio anticipatamente e spero in una vostra risposta…

Quando c’è la presenza dell’HPV, la storia che ha descritto è abbastanza
comprensibile. In effetti si elimina la lesione, ma il virus tende a
restare, o può arrivarvi nuovamente, se per esempio il o i partner sono
portatori. Il da farsi è proprio il controllo periodico, il cui scopo, se
analizza, è proprio identificare la possibilità di un iter come il suo. È vero che ciò le genera ansia e confusione, ma deve ammettere che non è
possibile sottoporsi a controlli medici con la convinzione che il risultato
debba essere sempre buono. Capisco anche il suo dispiacere per la scarsa
considerazione per il suo utero mostrata dal suo medico e non mi sento di
darle torto. Ci sono tante donne che hanno gravidanze dopo una storia di
displasia cervicale e dopo conizzazione. Tuttavia io farei una tipizzazione
dell’HPV, per poter esprimere meglio un giudizio prognostico e orientarla
così nelle scelte future. Cordiali saluti e cari auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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