Anonimo

chiede:

Complimenti per il sito. Mi chiamo Alessandra ed ho 34 anni. Nel 2001
ho subito due volte l’ansa termica per cin3 e cin2, nel 2002 i condilomi
e
quindi 4 dtc con il risultato a marzo del 2003 di pap-test negativo, mentre
nei due anni precedenti avevo hpv e so che il virus non va più via dal corpo
anche se può non dare segni evidenti. Alla fine di marzo, quindi subito dopo
il pap-test negativo, sono rimasta gravida. Fino al terzo mese tutto bene
ma
dalla 16w ho iniziato con perdite ematiche che nessun medico è riuscito
a
capirne il perché. Alla 18w ho avuto la rottura delle acque con ricovero
ospedaliero e pare che i tamponi vaginali e le urinocolture fossero tutti
negativi quindi mi fu detto che probabilmente vi era anomalia fetale. Ebbene
io e la mia bambina abbiamo tirato a letto assoluto fino alla 23w poi è
arrivato l’aborto spontaneo per assenza di liquido amniotico con conseguente
parto e raschiamento a metà agosto 2003. A settembre ho fatto tutti gli
esami, compreso la colposcopia, dove mi è stato trovato un piccolo mosaico
a
h.2 con esito del pap-test: ascus. I miei due ginecologi che mi seguono mi
hanno detto due cose diverse, ossia uno di cercare pure un’altra gravidanza
che ascus significa che devo rifare l’esame tra 3 mesi. L’altro mi ha detto
di rifare l’esame tra 4/6 mesi e di aspettare a cercare un’altra gravidanza. Ovviamente il mio desiderio di rifare subito un bambino, dopo la tragica
esperienza, è forte ma allo stesso tempo ho paura che ascus possa anche
essere la presenza di displasia come appunto già successomi in passato
(tutto iniziò con ascus nel novembre 2000 e addirittura arrivò a cin3 nel
marzo 2001). So che eventualmente l’ansa la si pratica anche in gravidanza
entro la 20w ma ovviamente sono tra l’incudine ed il martello. Cosa farebbe
al mio posto? Cosa mi consiglia? La prego, mi risponda, sono molto in ansia e
non so che fare, ma soprattutto non so quale dei due ginecologi debbo
ascoltare. Grazie mille.

Gentile signora Alessandra, la sua pretesa mi sembra eccessiva, poiché
se i due ginecologi che l’hanno in cura e bene la conoscono non sono riusciti
a darle un consiglio da lei accettabile, tanto meno potrò io che non la
conosco affatto, tranne che per la sua succinta storia. In ogni modo non
drammatizzerei la situazione e darei tempo al tempo, curando bene i disturbi
che ancora l’affliggono poi con, calma, dato che 34 anni non sono pochi ma
neanche proibitivi per una attesa più lunga, cercherei la gravidanza. Auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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