Nome appartenuto nel passato anche a diversi nobili, Massimiliano ha una duplice origine; da una parte, risale al cognomen romano Maximilianus, che godeva di una certa diffusione nell’aristocrazia del tardo impero romano, basato sul nome Maximus, e per questo motivo avente il significato di “discendente di Massimo”, “appartenente a Massimo” (origine condivisa anche dai nomi Massimiano e Massimino).

Un’altra versione, invece, suggerisce che esso derivi dalla combinazione di Massimo e di Emiliano, un nome composto coniato per la prima volta da Federico III d’Asburgo, Imperatore del Sacro Romano Impero, che lo impose a suo figlio Massimiliano I.

Oltre al già citato Massimiliano I, a portare il nome nella storia dell’aristocrazia furono anche Massimiliano II d’Asburgo, imperatore del Sacro Romano Impero; Massimiliano II Emanuele di Baviera, principe elettore, Duca della Baviera superiore ed Inferiore e del Palatinato Superiore e governatore dei Paesi Bassi spagnoli; Massimiliano I del Messico, arciduca d’Austria e imperatore del Messico.

Il nome appare molto in calo, in quanto a popolarità, in Italia: nel 1999 c’erano ancora 524 bambini chiamati così, diventati 145 nel 2020.

L’onomastico può essere festeggiato il 12 marzo, in memoria di san Massimiliano, martire a Teveste, patrono degli obiettori di coscienza, ma anche il 14 agosto, san Massimiliano Maria Kolbe, sacerdote e martire ad Auschwitz; il 24 agosto, beato Maksymilian Binkiewicz, sacerdote e martire a Dachau; il 26 agosto, san Massimiliano, martire a Roma; il 12 ottobre, san Massimiliano di Celeia, arcivescovo di Lorch.

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Categorie