Gemma riprende il soprannome italiano medievale Gemma, attestato già nel tardo impero romano, basato sul vocabolo latino e poi italiano gemma, che indicava in origine il germoglio di una pianta e, poi, anche una pietra preziosa, entrambi conservati anche nell’italiano contemporaneo.

Il nome venne portato da Gemma Donati, la moglie di Dante Alighieri, ed è anche il nome tradizionalmente usato per la stella Alfa Coronae Borealis.

È un nome tipicamente augurale, che per questo motivo segue la scia di altri quali Margherita, Perla, Ambra, Rubina e via dicendo, alla cui diffusione ha contribuito anche il culto di alcune sante, in particolare la vergine lucchese Gemma Galgani.

Durante il Medioevo era usato anche in Inghilterra, ma non sopravvisse, e venne ripreso solamente nel XIX secolo. In Italia, invece, gode di buona diffusione soprattutto al Centro Nord. Nel 2020 sono state 186 le bambine chiamate in questo modo, mentre il picco si è avuto nel 2014 con 363 nuove nate chiamate così.

L’onomastico si celebra generalmente l’11 aprile (16 maggio per i passionisti e nella diocesi di Lucca), in onore di santa Gemma Galgani, vergine e mistica lucchese, tuttavia esistono altre date nel corso dell’anno, come il 13 maggio (12 maggio su alcuni calendari; la festa patronale si celebra dall’11 al 13 maggio), per santa Gemma, vergine e reclusa a Goriano Sicoli; il 20 giugno, santa Gemma, vergine e martire a Saintonge, e il 18 settembre, santa Gemma, vergine irlandese.

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