Flavia, così come l’altrettanto popolare variante maschile Flavio, continua il nomen romano Flavius, proprio della gens Flavia e portato dagli imperatori, Vespasiano, Tito, Domiziano, e poi ripreso come praenomen da altri imperatori, come Costantino e Flavio Claudio Giuliano.

Dal punto di vista squisitamente etimologico il nome si basa sul termine latino flavus, che ha il significato di “dorato”, “biondo”,  motivo per cui l’interpretazione è analoga a quella del nome Biondo; occasionalmente viene ricondotto anche a flumen, “fiume”, quindi “fluviale”.

Il nome Flavia in Italia ha mantenuto più o meno intatta la sua popolarità nel tempo: il picco si è avuto nel 2008, con 848 neonate chiamate in questo modo, mentre nel 2020 siamo scesi a quota 359, rappresentando lo 0,18% del totale.

La Flavia italiana più famosa è sicuramente la tennista Flavia Pennetta.

L’onomastica può essere celebrato il 7 maggio, in memoria di santa Flavia Domitilla, nipote di Vespasiano, forse martire a Terracina, ma anche in altri giorni dell’anno: ad esempio il 3 giugno, in memoria di santa Flavia, martire a Roma; il 3 agosto, per santa Flavia, vergine di Vercelli, commemorata con le sorelle Licinia, Leonzia e Ampelia; infine il 5 ottobre, per santa Flavia, vergine e martire a Messina con i fratelli Placido, Eutichio e Vittorino e altri compagni, sotto pirati saraceni.

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