Nome molto popolare in Italia, Alessio continua il nome latino Alexius, adattamento del greco Αλέξιος (Aléxios), a sua volta derivante da un più antico Ἄλεξις (Álexis); quest’ultimo è basato, probabilmente sul verbo ἀλέξω (alexo, o ἀλέξειν, aléxein, “proteggere”, “difendere”, da cui deriva anche Alessandro), e può quindi essere interpretato come “protettore”, “difensore”, oppure “che soccorre”.

Come detto il nome gode di una buonissima diffusione in Italia, anche se negli ultimi anni il suo uso appare in calo: nel 1999 sono stati chiamati così 4453 neonati, mentre nel 2020 il numero è sceso a 1386.

Ci sono diversi santi e beati festeggiati nel corso dell’anno che portano il nome Alessio, ma generalmente l’onomastico viene celebrato il 17 luglio, in memoria di sant’Alessio di Roma, mendicante, e di sant’Aleksej Nicolaevič Romanov, martire ad Ekaterinburg, venerato dalla Chiesa ortodossa russa; altri santi si ricordano il 12 febbraio, sant’Alessio I, Metropolita di Kiev e di tutte le Rus’, venerato dalla Chiesa ortodossa russa; i 17 febbraio, sant’Alessio Falconieri, uno dei sette fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria; il 28 febbraio, beato Daniele Alessio Brottier, sacerdote; il 7 maggio, sant’Alessio Toth, sacerdote, venerato dalla Chiesa ortodossa; il 10 giugno, sant’Alessio, vescovo in Bitinia; il  1º agosto, beato Alessio Sobaszek, sacerdote e martire a Dachau; il 30 ottobre, beato Oleksa Zaryckyj, sacerdote e martire a Dolynska (presso Karaganda).

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