Gentilissima Dottoressa, mi chiamo Monica, ho 34 anni e sono alla 27^ settimana di gravidanza. Ho ancora dei dubbi relativamente alla toxoplasmosi, nonostante abbia letto tutte le risposte da voi fornite sull’argomento. In data 05/10/05 (d.u.m. 18/08/05) ho effettuato l’esame per il toxoplasma, dal quale è risultato: “Igc” – presenti positività media “Igm” – assenti. Questo medesimo esito era stato espresso in un mio precedente esame del toxopasma, effettuato in data 07/01/05. Il ginecologo che mi seguiva nelle mie prime settimane di gravidanza mi ha consigliato di non considerarmi immune; perciò mi ha proibito insaccati, carni crude e quant’altro. Il ginecologo che mi ha seguito successivamente (dal 3° mese in poi) mi ha invece rassicurato, considerandomi immune alla malattia; per questo mi ha permesso di mangiare insaccati, raccomandandomi però di mangiare la carne ben cotta e frutta e verdura lavata con bicarbonato. Le chiedo quale delle due indicazioni (1° ginecologo – 2° ginecologo), ritiene corretta. Oltre a questo le chiedo se sia opportuno rifare l’esame del toxoplasma, che invece il mio ginecologo non mi ha più fatto fare. Inoltre vivo con 3 gattini che stanno in casa (escono solo una volta al giorno e rimangano nei dintorni della casa – vivo in centro storico, anche se con qualche giardino vicino, per circa un’ora): può essere rischioso? Pulisco 1-2 volte al giorno la lettiera, munita di guanti e mascherina. Posso subire un’eventuale contagio? Possono essere pericolosi per la bambina? Quali azioni adottare eventualmente per preservarla da eventuali malattie portate dai mici (se tale possibilità esiste)? La ringrazio anticipatamente per la Sua risposta (che spero di leggere presto)… sono piuttosto in ansia, e non so se è opportuno allontanare i gattini (ai quali peraltro sono molto affezionata), da me e soprattutto dalla bambina, una volta nata. Cordiali Saluti,