Sono una mamma del sud, e sono una mamma – e una donna – che spesso ha fatto (e fa tuttora) scelte inconsuete e non esattamente “mainstream”.

Sono una mamma del sud, pertanto, che spesso si imbatte in una serie di pregiudizi sulle madri meridionali e che, altrettanto spesso, si scontra con alcune cose vere che contribuiscono a radicare certi pregiudizi. A valle della mia esperienza oramai settennale, ecco dunque 3 pregiudizi e 3 cose vere sulle mamme del sud!

I pregiudizi sulle “mamme del sud”

1. Le mamme del sud cucinano bene (e tanto)

bambino che mangia

Magari era vero fino a una o due generazioni fa. Le mamme del sud, adesso, spesso ricorrono a piatti pronti e cibi da asporto, nonché all’aiuto delle immancabili nonne.

Quello che è vero, semmai, è che le mamme del sud spesso sovralimentano i figli, fin dalla primissima infanzia, tanto che le regioni meridionali sono quelle nelle quali esiste il maggior rischio legato a sovrappeso e obesità infantili.

2. Le mamme del sud allattano a lungo

Niente di più falso. I tassi di allattamento al seno (fonte Istat) sono i più bassi d’Italia, sia per quanto riguarda la percentuale di mamme che decide di allattare, sia per quanto riguarda la durata media dell’allattamento al seno.

Le cause di questo fenomeno sono legate probabilmente alla carenza di supporto e di informazioni corrette sulla fisiologia del seno e sull’allattamento naturale, nonché all’altissimo ricorso al parto cesareo nei punti nascita del centro Sud.

Il cosiddetto allattamento prolungato, oltre il primo anno di vita del bambino, resta, nelle regioni meridionali una scelta marginale e spesso anche impopolare (specie nei contesti di provincia), osteggiata in molti casi dagli stessi pediatri.

3. Le mamme del sud fanno tanti figli

Non più, mi sento di poter dire. Ad eccezione di determinati ambienti particolari, le mamme del sud si fermano in media a un paio di figli e sono sempre più numerose le coppie che decidono di avere un solo bambino.

Il tasso complessivo di natalità rimane più alto rispetto ad altre zone del paese, ma in generale le famiglie numerose sono diventate rare anche qui nel meridione.

Le cose vere sulle mamme del sud

1. Le mamme del sud lavorano poco

Vero, purtroppo. Il tasso di occupazione femminile nel mezzogiorno d’Italia è è il più basso d’Europa, e si attesta intorno a un deprimente 30%, lontanissimo dalla media dei paesi occidentali. Una condizione ancora più critica per le donne del sud che sono anche madri, dal momento che spesso conciliare maternità e lavoro è ancora più difficile che nel resto d’Italia.

A contribuire a questo scenario drammatico sono diversi fattori, che includono la mancanza di servizi a sostegno delle famiglie (asili nido, scuole pubbliche con tempo pieno, mense scolastiche etc), un mercato del lavoro ancora legato ad aziende familiari e padronali, piccole o medio-piccole, con una mentalità spesso anacronistica, stipendi più bassi che nel resto del Paese e, non da ultimo, ostinati pregiudizi culturali sul ruolo delle donne nella società.

2. Le mamme del sud vestono troppo i figli

Se avessi avuto un euro ogni volta che ho sentito dire da una mamma “C’è vento, andiamo a casa!”, probabilmente ora sarei una donna molto ricca!

Le madri del sud, forse perché non hanno molta familiarità con il freddo, sembrano convinte che le malattie di stagione dipendano dagli sbalzi termici e dal famigerato “colpo di vento”.

La cosa più divertente, per non dire grottesca, è il fenomeno molto diffuso della “mamma bipolare”, che se ne va beatamente in giro in maniche di camicia, mentre il figlio di pochi mesi che dorme nella carrozzina suda terribilmente nell’eskimo!

3. Le mamme del sud sono molto “fisiche”

Vero, mi sento di poter dire. Il contatto fisico è un’attitudine ancora molto diffusa nelle famiglie del meridione (e per la quale, devo dire, io stessa non faccio eccezione).

Per qualcuno può sembrare un atteggiamento “appiccicoso” o fastidioso, ma personalmente trovo che non ci sia nulla di più istintivo e naturale che coccolare i propri figli piccoli, dormire con loro, stringerli a sé ogni volta che è possibile.

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